L’Aquila. Importanti novità si profilano sul settore sanitario abruzzese, la Conferenza delle Regioni infatti nella seduta odierna, ha dato parere positivo all’uscita dal commissariamento in sanità della Regione Abruzzo in vista del passaggio successivo nella Conferenza Stato-Regioni , cui seguirà in tempi brevi la presa d’atto del Consiglio dei ministri.
“E’ la prima Regione che esce dal commissariamento, c’è stato un grande lavoro da parte della Regione Abruzzo e della Conferenza che lo ha supportato”, ha detto Giovanni Toti, vicepresidente della Conferenza, al termine della riunione della Conferenza delle Regioni. “Un buon risultato, segno che le Regioni possono essere efficienti ed efficaci”, ha concluso.
Anche l’assessore alla Sanità della regione Abruzzo, Silvio Paolucci, ha commentato l’imminente uscita dal commissariamento della sanità a cui la Regione è sottoposta da circa nove anni per il deficit dei conti. In particolare ha annunciato come prioritario a seguito della fine del commissariamento, l’abbassamento del carico fiscale, aumentato proprio d’imperio per ridurre il deficit sanitario. “Nessun ritardo, ma tutto secondo le tempistiche: il prossimo Consiglio dei Ministri utile, anche quello di giovedì prossimo, essendo decorsi i 45 giorni dalla delibera di giunta del 26 luglio, potrà approvare la delibera di cessazione dello stato di commissariamento della sanità abruzzese”.
Passaggio propedeutico all’attesa delibera del consiglio dei ministri è stato il parere della Conferenza Stato Regioni sulla delibera di giunta regionale del 26 luglio, con cui è stata adottato il Piano di riqualificazione del Sistema Sanitario Abruzzese 2016-2018, già approvato con Decreto Commissariale 55 del 10 giugno, il primo adempimento della prevista procedura che porterà all’uscita dal commissariamento del sistema sanitario abruzzese.
“La conseguenza – ha spiegato Paolucci – sarà la riconquista dell’ente Regione di ampi margini di autonomia sulla programmazione sanitaria. E la priorità per noi è la possibilità di abbassare la tassazione, tenuto conto che non è stata toccata al rialzo in questi due anni, ma non sarà una sfida banale, ricordiamo infatti che i trasferimenti dello Stato per la spesa sanitaria a livello regionale sono diminuiti, e dovrà essere necessario ovviamente quadrare comunque i conti”. Una cosa è certa, ha concluso Paolucci, con l’uscita dal commissariamento “si alzerà l’asticella della sfida, ognuno in consiglio regionale dovrà tener conto di un carico di responsabilità maggiore, non si potranno più delegare le scelte anche difficili in materia sanitaria ad un commissario”.