Sulmona. “Facendo seguito alle notizie di stampa (all. 1.a -1.b – 1.c) da cui si è appreso dell’abnorme determinazione di elevare al rango di Unità Operativa Complessa l’attuale Unità Operativa Semplice Dipartimentale denominata ‘Amministrazione, Controllo e Monitoraggio Strutture Private Accreditate’ riteniamo doveroso segnalare che, se da un lato la ASL ha ritenuto di investire in questo modo danaro pubblico per creare una struttura amministrativa ritenuta ridondante e superflua, d’altro canto si guarda bene dal conferire gli incarichi di direzione delle strutturecomplesse esistenti fin dalla nascita della ASL ed alle quali sono demandati compiti fondamentali ed indispensabili a supporto della stessa gestione strategica aziendale.
E che non si tratti di semplice dimenticanza o di pur deplorevole incuria ne è dimostrazione l’allegata segnalazione (Prot. n. 018 del 28.07.2023 – all. 2) della incomprensibile inattuazione della delibera n. 1393 del 11.07.2023 con cui è stato indetto avviso per il conferimento di plurimi incarichi di direzione di fondamentali Unità operative tecniche ed amministrative.
Infatti questi procedimenti sono stati sospesi con una semplicecomunicazione, omettendosi di adottare, come d’obbligo, formaliprovvedimenti dettagliatamente motivati in relazione alle ragioni di pubblico interesse ostative al conferimento di quegli incarichi.
Peraltro, perseverando in questa oscura determinazione, la Direzione della ASL si è ben guardata perfino dal riscontrare la sollecitazione resa da questo Comitato per il rilascio dei formali provvedimenti, debitamente motivati, da cui potessero trarsi le ragioni della sospensione.
Un noto uomo politico e di Governo del passato ci ricordavaironicamente che “a pensar male si fa peccato, ma quasi sempreci si azzecca”: cosa deve, dunque, pensare l’“uomo comune” di questo silenzio? Cosa della sospensione a tempo indeterminato di quegli avvisi? Cosa delle subliminali intenzioni o oscure meditazioni che finora hanno impedito alla ASL di avvalersi dell’opera di dirigenti pienamente responsabili dei loro atti quali titolari dell’incarico direttoriale e non quali semplici facenti funzioni?
Quasi sicuramente l’uomo comune quelle risposte se le è già date e contemporaneamente pensiamo che sarà difficile conoscerle dalla viva voce di chi ha la responsabilità di governo della ASL!
Per tutto quanto sopra si chiede alle Autorità in indirizzo di intervenire non solo per accertare le ragioni della omissione, ma anche per impedire che la perpetuazione a tempo indeterminato della deprecabile prassi della investitura di Direttori facenti funzionisi sostituisca alle rituali procedure”, conclude Romano Santilli.