L’Aquila. “È scandaloso che un Sottosegretario di Stato, deputati e consiglieri regionali dei 5Stelle esultino per una norma doppio imbroglio fatta approvare alla Camera dei Deputati”. Così i deputati abruzzesi Camillo D’Alessandro e Stefania Pezzopane intervengono sull’emendamento Penne “Il primo imbroglio lo hanno consumato nei confronti delle popolazioni di tutti i presidi ospedalieri in cui sono andati a promettere soluzioni salvifiche, per poi fare finta di salvare solo Penne.
Hanno mentito ad Ortona, a Guardiagrele, a Tagliacozzo, ad Atessa, a Popoli, a Sulmona, ad Atri. L’emendamento che abbiamo presentato noi, bocciato da Lega e 5Stelle, alla Camera, è lo stesso che hanno formulato i sindaci e che hanno inviato ai parlamentari abruzzesi”. “Il secondo imbroglio è nei confronti di Penne. Hanno approvato una finzione buona per la campagna elettorale .
Così come è stata scritta la norma Regione Abruzzo non c’entra più nulla, anzi è stata esautorata di ogni sua competenza. La deroga per essere attiva ha bisogno dell’approvazione motivata del tavolo di monitoraggio di Roma, cioè di un tavolo tecnico composta da Ministero economia e finanza e Ministero della salute. Quindi non è accaduto nulla e nessuno può sapere se e quando accadrà. Per questo abbiamo votato contro.
Se si voleva una deroga diretta non si rimandava al tavolo.” La condizione sospensiva a cui fanno riferimento i parlamentari del PD è contenuta nell’articolo 17 bis modificato dall’emendamento dei 5Stelle del Decreto Legge 8 del 2017 che recita testualmente:” a condizione che intervenga sui singoli
provvedimenti di riorganizzazione della rete ospedaliera il parere favorevole del Tavolo di monitoraggio di attuazione del citato decreto ministeriale n.70 del 2015″.
“A condizione significa che deve verificarsi un parere favorevole che oggi non c’è ed omettono di dire se e quando ci sarà. Sono degli imbroglioni , in quei comuni dove sono andati a promettere soluzioni per tutti hanno fatto esattamente come per l’Ilva a Taranto o con la Tap in Puglia dove i cittadini hanno bruciato le loro bandiere, mentire spudoratamente sapendo di mentire”, chiudono gli esponenti del Pd.