Chieti. Si chiude con una perdita di 15 milioni di euro il consuntivo 2019 dell’Asl Lanciano Vasto Chieti che il Comitato ristretto dei sindaci, presieduto dal sindaco di Chieti Umberto Di Primio, riunitosi su piattaforma online questa mattina, ha esaminato. Un disavanzo divenuto strutturale e che si concentra in poche macro voci: bassi volumi di produzione, spesa per farmaci, con scarso utilizzo di equivalenti e biosimilari e dispositivi per i quali la scelta cade sui modelli più costosi sul mercato, spese per interventi strutturali non finanziati dalla Regione. Un bilancio riconducibile alla gestione dei tre direttori generali che si sono succeduti alla guida dell’azienda sanitaria ovvero Pasquale Flacco per i primi tre mesi, Giulietta Capocasa che ha svolto il ruolo di facente funzioni fino a metà settembre, data in cui si è insediato Thomas Schael, attuale manager.
Di Primio ha espresso una valutazione favorevole al consuntivo, contrari i sindaci di Lanciano e Vasto, Mario Pupillo e Francesco Menna, astenuto il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, il quale ha auspicato un riequilibrio nell’assegnazione dei fondi in favore del territorio, che resta ancora al palo rispetto all’ospedale.
”Il mio mandato è iniziato quasi a fine anno – ha sottolineato Schael – e ho compiuto scelte doverose, sollecitate in parte dalla Regione Abruzzo che chiedeva di compensare la perdita attingendo da fondi residui non spesi, e in parte da esigenze di tipo strutturale e di attrezzature degli ospedali, per le quali non esisteva copertura economica di fondi regionali. E’ stato fatto quanto possibile in una situazione oggettivamente difficile e i 30 milioni di disavanzo si sono ridotti a 15, producendo un risultato migliorato sotto il profilo dei conti, che non ci lascia però alcun margine per fare investimenti. E’ interdetta, infatti, la possibilità di contrarre mutui per una Asl che ha già debiti, né si possono riallocare risorse destinate all’assistenza per finanziare lavori o acquisto di elettromedicali”



