L’Aquila. “I dati del monitoraggio GIMBE per il 2023 confermano ciò che avevamo già denunciato nei mesi scorsi: la sanità abruzzese peggiora ancora, restando al di sotto degli standard minimi previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). L’Abruzzo è tra le regioni che non raggiungono la soglia in almeno due aree fondamentali – prevenzione collettiva, assistenza distrettuale e ospedaliera – confermando lo stallo già da noi denunciato mesi fa. Siamo di fronte a una situazione inaccettabile: l’Abruzzo non solo non migliora, ma rimane lontano dalle altre regioni del Centro-Nord, dimostrando che l’inerzia, la sottovalutazione delle criticità e i tagli negli anni stanno producendo effetti gravi sui diritti dei cittadini”, affermano Daniele Marinelli, segretario regionale, e Silvio Paolucci, capogruppo PD in Consiglio.
“Al contrario della maggior parte delle altre regioni, l’Abruzzo è tra le poche che restano inadempienti in due ambiti essenziali – rimarcano Marinelli e Paolucci –. Questo quadro rappresenta non solo un dato statistico, ma una fotografia delle difficoltà vissute dalla popolazione, soprattutto nei territori interni e montani. Dopo sette anni di governo Marsilio, fino ad oggi, si sono moltiplicati spot e proclami, ma la sanità reale resta ignorata”, proseguono i due esponenti PD.
“Occorrono subito interventi concreti: risorse aggiuntive, piano di rafforzamento territoriale, investimenti nella prevenzione e nelle cure primarie. Il deterioramento certificato da GIMBE non può essere usato come alibi: è il frutto prevedibile di scelte politiche e di bilanci regionali che stanno sacrificando e demolendo il comparto più importante di competenza regionale. Ora serve una svolta, un vero e proprio piano Marshall per ridare dignità e sicurezza alla sanità abruzzese”, concludono Marinelli e Paolucci.