L’Aquila. L’ipotesi di un trasferimento della dottoressa Emanuela Grimaldi, attuale direttrice del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, ha scatenato la dura reazione del gruppo consiliare “Abruzzo Insieme”. I consiglieri Giovanni Cavallari e Vincenzo Menna denunciano una “manovra politica subdola” che mira a colpire chi tenta di risanare un settore in crisi.
Secondo il gruppo consiliare, la rimozione della Grimaldi, nominata meno di un anno fa dal presidente Marco Marsilio per mettere ordine nei conti, nasconderebbe un’operazione politica precisa: “liberare il posto alla Sanità per nominare un nuovo dirigente e allontanare con largo anticipo una figura competente e scomoda per gli equilibri interni”.
Il gruppo consiliare definisce l’operazione come un “gioco di palazzo studiato nei dettagli” che sacrifica “una dirigente capace che ha lavorato con rigore per affrontare un sistema compromesso da anni di cattiva gestione”. Inoltre, “Abruzzo Insieme” lamenta che mentre la Grimaldi viene allontanata, “rimangono saldamente al loro posto i veri responsabili politici del disastro: il presidente Marsilio, l’assessore Verì e i vertici delle quattro ASL abruzzesi”.
I consiglieri si concentrano anche su quelle che vengono definite le “priorità distorte” della Giunta regionale. “È surreale”, affermano, “che da anni si continui a destinare fondi pubblici al Napoli Calcio, mentre si tagliano risorse fondamentali per la sanità, ambulatori e servizi territoriali”.
In conclusione, Cavallari e Menna affermano che l’Abruzzo non ha bisogno di “manovre cosmetiche o logiche di spartizione” ma di “trasparenza, competenza e responsabilità”, sottolineando che “i cittadini meritano una sanità che funzioni, non giochi di potere mascherati da riorganizzazioni tecniche”.