Pescara. La sanità abruzzese è nel caos, secondo il consigliere regionale Antonio Di Marco (PD), che ha annunciato la presentazione di un’interpellanza urgente alla Giunta regionale. L’iniziativa fa seguito a tre esposti presentati all’Ispettorato del Lavoro da oltre 70 dirigenti medici della ASL di Pescara, in cui si denunciano presunte irregolarità contrattuali e tagli alla retribuzione.
Secondo Di Marco, gli esposti, presentati a partire da aprile, riguardano “una lunga serie di illegittimità” che vanno dall’azzeramento retroattivo del monte ore maturato alla creazione di un “debito orario artificioso”. Si parla inoltre di violazioni dei diritti su riposi e ferie e di un sistema di rilevazione oraria che falserebbe le prestazioni effettive, in contrasto con le norme vigenti.
Un altro aspetto “gravissimo” denunciato dal consigliere riguarda la retribuzione di luglio 2025, che sarebbe stata decurtata del 50% nella sua parte variabile per medici e infermieri. “Tagli che, però, non hanno toccato i manager e che mettono nel mirino chi garantisce concretamente le prestazioni”, ha rimarcato Di Marco.
“La politica non può pensare di minimizzare ancora”, ha concluso Di Marco, chiedendo all’assessore Verì e al presidente Marsilio perché non sia stata adottata una metodologia unica e trasparente per le quattro Asl abruzzesi. Secondo il consigliere, questa situazione è la “prova lampante di una gestione fuori controllo” che rischia di far precipitare il comparto sanitario nel “baratro da cui è uscito grazie all’azione di risanamento operata dal centrosinistra”.