L’Aquila. La chirurgia robotica sul pancreas, pratica mininvasiva e di alta qualità, alla quale si sono rivolti pazienti da Regioni confinanti consolidando “il ruolo – guida dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila in Abruzzo” è solo la più recente applicazione col robot Da Vinci, nell’ambito della chirurgia epatobilio-pancreatica e d’urgenza: dallo scorso anno, sono stati 200 gli interventi effettuati con la chirurgia robotica addominale.
“Una vera e propria svolta nel modo di interpretare l’attività in sala operatoria, soprattutto in termini di precisione, mininvasività e sicurezza del paziente”. In prima battuta, un anno fa, il robot chirurgico è stato utilizzato nell’urologia e poi, gradualmente, esteso ad altre discipline e modalità d’intervento: fegato, vie biliari, stomaco, milza, surrene e colon retto.
Il braccio meccanico è manovrato a distanza dal chirurgo che, durante l’intervento, si avvale di una visione assai ingrandita che gli consente di gestire i minimi movimenti con grande precisione ed efficacia. “L’acquisto del robot – spiega il manager, Rinaldo Tordera – è stato l’investimento più importante per la nostra Asl perché ci ha consentito di tracciare un nuovo orizzonte professionale per i chirurghi, di cominciare a formare nuovi, giovani professionisti e, al contempo, di esercitare un forte richiamo su altre regioni limitrofe.
Il robot rappresenta il vero spartiacque tra la chirurgia tradizionale e quella del futuro”. Sino a qualche anno fa gli interventi chirurgici al pancreas avrebbero richiesto l’apertura totale dell’addome (a cielo aperto) con più sofferenza del paziente e tempi di degenza più lunghi. Grazie alla pratica robotica, invece, è oggi possibile fare delle piccole incisioni e salvaguardare gli organi vicini al pancreas, senza rischiare di danneggiarli.
Tra i vantaggi ci sono tempi di degenza quasi dimezzati (3-4 giorni anziché una settimana), minore sofferenza del paziente, costi sanitari ridotti e una maggiore rotazione di posti letto. La pratica tecnologica ha permesso all’Aquila un aumento di mobilità attiva del 15%. Il team di specialisti, che pratica la chirurgia epato-bilio-pancreatica e d’urgenza, diretto da Roberto Vicentini, è composto da Alessandro Ambrosio, Luigi Bonanni, Daniele Centi, Massimo De Benedictis, Paolo Polichetti e Federico Sista.