San Martino sulla Marrucina. Il 23 ottobre il consiglio comunale di San Martino sulla Marrucina ha deliberato un documento di “osservazioni”, in ferma opposizione all’istanza della società Gas Plus Storage, tesa ad ottenere la proroga del decreto di compatibilità ambientale ottenuto nel 2014, per la realizzazione di una centrale di stoccaggio di gas e di due ulteriori pozzi, in ampliamento di un sito di estrazione di idrocarburi che insiste sul territorio martinese, nell’area del fiume Dendalo, attivo dal 1974.
La realizzazione dell’opera coinvolgerebbe i comuni di Filetto, Casacanditella, Vacri e Fara Filiorum Petri, i cui sindaci hanno appoggiato e sostenuto l’amministrazione martinese negli intenti e nella presentazione del documento al Ministero dell’Ambiente. Il comune martinese ha rappresentato tecnicamente tutte le criticità riscontrate in relazione all’ipotesi progettuale, focalizzando l’attenzione sugli aspetti geomorfologici ed idrogeologici del territorio, sui rischi di induzione sismica derivanti e, non ultimi, sui rischi ambientali e sulla salute pubblica, aspetti sui quali la natura dell’opera avrebbe un grande impatto. Come è noto, il territorio di San Martino sulla Marrucina è interessato da uno degli eventi franosi più imponenti d’Europa, manifestatosi con parossismo risalente al 2001, e presenta un rischio sismico “1”, il più elevato tra le classificazioni individuate dalla Regione Abruzzo. Ha destato particolare preoccupazione quanto rappresentato sui documenti dalla società proponente in relazione alle conseguenze che impatterebbero sulla componente salute pubblica, indicate come “modeste”. Il sindaco Masciarelli ha posto l’attenzione sui princìpi di precauzione e di bilanciamento degli interessi, sottolineando come la terminologia utilizzata dalla società proponente confermi ciò che le parole stesse vorrebbero sminuire, ovvero una sicura compromissione del territorio e della qualità della vita di un intero comprensorio, le cui conseguenze coinvolgerebbero direttamente tutta l’area marrucina, la vallata del Foro ed in generale l’area teatina, interessando numerosi ulteriori centri. L’ipotesi progettuale è stata ritenuta unanimemente deleteria per l’equilibrio ecologico ambientale di un territorio caratterizzato da una naturale vocazione al biologico, peraltro recentemente inserito nel “Biodistretto Le Verdi Valli Teatine”, costituito nel mese di agosto durante l’apertura della Fiera dell’Agricoltura e dell’Artigianato di Vacri, alla presenza del Presidente della Regione Marco Marsilio.
L’iter amministrativo vedrà esprimersi la Commissione Tecnica di VIA del Ministero dell’Ambiente. I sindaci si sono dichiarati uniti e compatti nell’affrontare a tutti i livelli istituzionali la tematica, ponendo al primo posto la salvaguardia del territorio, delle numerose aziende a vocazione agricola che su di esso insistono e, cosa più importante, la salute degli abitanti.