Martinsicuro. La 24enne britannica di origini italiane Samira Lupidi dovrà scontare in cella 24 anni di carcere. È questa la decisione dei giudici della corte di Bradford, in Inghilterra, che l’hanno condannata in via definitiva dopo un lungo processo durante il quale la donna ha ammesso le sue colpe. Nei giorni scorsi era stata lei stessa a rivelare la drammatica sequenza dell’uccisione delle piccole Evelyn e Jasmine, rispettivamente di tre anni e diciassette mesi, affermando però di aver agito in uno stato di incapacità parziale perché terrorizzata dall’idea di poterle perdere. Le due piccole furono uccise a coltellate dalla madre in una casa famiglia dove tutte e tre avevano trovato rifugio dopo che la 24enne aveva chiamato la polizia nella loro casa di Heckmondwike, nel West Yorkshire, sostenendo che il suo partner Carl Weaver era stato violento. Condannandola il giudice ha riconosciuto che era affetta da un disturbo depressivo al momento dei fatti che poi ha portato al duplice omicidio. Al momento della condanna la 24enne è scoppiata in lacrime. “Se non le posso avere io, non le avrà neanche lui” aveva detto la donna prima dell’omicidio e anche dopo l’arresto in carcere aveva riferito al personale medico della prigione che la cosa più importante era che il compagno, il 31enne Carl Weaver, soffrisse.