L’Aquila. È stata portata fuori dalla grotta alle 3.15 di questa notte, la speleologa Ottavia Piana, bloccata in seguito ad una caduta nell’Abisso Bueno Fonteno, nella Bergamasca, da sabato pomeriggio. Tra i soccorritori c’era anche una dottoressa abruzzese, Silvia Ramondo.
Ad annunciare il salvataggio è stato il Soccorso alpino. Nell’ultimo tratto i soccorritori hanno potuto accelerare il passo, anche su suggerimento dei sanitari che dovranno ora valutare con attenzione le sue condizioni di salute. La donna di 32 anni avrebbe riportato traumi alle vertebre e alle costole, fratture alle ossa facciali e a un ginocchio. È stata immediatamente trasferita in elicottero all’ospedale di Bergamo. È stata la stessa Ottavia Piana a incoraggiare i suoi soccorritori, fino a quando, alle 3,15, è stata portata fuori dalla grotta ‘Abisso Bueno Fonteno’, dov’era rimasta bloccata da sabato pomeriggio, per un totale di 80 ore.
Per il suo soccorso sono stati impegnate in tutto 159 persone, tra Soccorso alpino e vigili del fuoco. Le condizioni della speleologa trentaduenne sono stabili. L’ultimo tratto è stato percorso più velocemente del previsto, grazie ai tratti disostruiti in precedenza e per la valutazione dei sanitari di evitare soste prolungate. La donna è stata portata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo con l’elicottero decollato nella notte da Sondrio. Sul posto è intervenuta anche la dottoressa teatina Silvia Ramondo, medico del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) e membro dello Speleo Club Chieti. La Ramondo, tra le prime a raggiungere Piana, ha fornito assistenza medica fondamentale per stabilizzare la speleologa e consentire la prosecuzione delle operazioni di recupero.