L’Aquila. In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre 2025), le associazioni aderenti a UNASAM(Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale) Abruzzo – 180amici L’Aquila, Altri Orizzonti Lanciano e La Via del Sole Teramo – lanciano un appello pubblico per richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla condizione dei servizi di salute mentale nella nostra regione.
L’appello, diffuso oggi e allegato integralmente al presente comunicato, denuncia come i Dipartimenti di Salute Mentale risultino ancora frammentati e non pienamente rispondenti ai bisogni delle persone, con una progressiva perdita di centralità dei Centri di Salute Mentale (CSM) a favore dei servizi ospedalieri.
UNASAM Abruzzo sottolinea le criticità strutturali che attraversano il sistema: difficoltà di accesso ai CSM, riduzione degli interventi psicosociali, ricorso crescente ai Trattamenti Sanitari Obbligatori, assenza di una residenzialità leggera e insufficiente integrazione tra servizi sanitari e sociali.
Particolare attenzione viene riservata anche al disagio giovanile e alla “sanitarizzazione” dei comportamenti di bambini e adolescenti, con il rischio – si legge nell’appello – di “cristallizzare carriere psichiatriche piuttosto che rispondere ai bisogni evolutivi dei minori”.
Tra le proposte avanzate:
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apertura h24, 7 giorni su 7, dei Centri di Salute Mentale;
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sostegno continuativo alle famiglie con gruppi di Auto Mutuo Aiuto;
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potenziamento delle competenze del personale nelle strategie non farmacologiche;
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attivazione di abitazioni condivise e progetti con budget di cura;
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promozione dell’inserimento lavorativo e di sportelli di ascolto per adolescenti.
L’appello invita infine la Regione Abruzzo a riconvocare la Consulta Regionale per la Salute Mentale, ferma dal 2019, per aprire un confronto ampio e partecipato tra istituzioni, servizi e associazioni.
“È tempo di passare da un approccio ospedaliero a uno realmente comunitario e inclusivo – dichiara il referente UNASAM Abruzzo, Alessandro Sirolli –. Solo lavorando insieme possiamo favorire una società più accogliente e rispettosa dei diritti delle persone con sofferenza mentale.”