L’Aquila. Piccata la reazione delle organizzazioni sindacali del settore sanitario nei riguardi del Direttore Generale della Asl 1, Roberto Testa, all’esito di un mancato incontro che avrebbe dovuto tenersi nella giornata odierna.
“Le scriventi Organizzazioni Sindacali – si legge enl comunicato – unitamente alla RSU Aziendale, intendono stigmatizzare pubblicamente il comportamento avuto quest’oggi dal Direttore Generale della ASL 1. A seguito di convocazione Aziendale, presso la sede dell’Aquila in via Saragat, alle 12:00 era previsto un incontro per discutere di diversi punti all’ordine del giorno di interesse di tutti i
lavoratori”.
“Dopo oltre due ore di attesa – evidenziano i sindacacti – e senza che siano state fornite le dovute motivazioni, il Direttore Generale ha disertato la riunione in dispregio delle Organizzazioni Sindacali, della Rappresentanza Sindacale Unitaria partiti da tutta la Provincia dell’Aquila e, di conseguenza, di tutti i lavoratori della ASL”.
“Se questo è il rispetto e la considerazione che viene posta alle relazioni sindacali da parte del
Direttore Generale riteniamo doveroso immediatamente chiarire alcuni aspetti. Un corretto sistema delle relazioni sindacali assume una fondamentale importanza nella gestione dei sistemi organizzativi laddove lo stesso si traduce in qualcosa di utile ed importante sia per l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa, ma anche e soprattutto per il rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori”.
“Va inoltre ricordato che già nel corso dell’anno 2019 le relazioni sindacali hanno subito un forte
rallentamento a causa ritardata nomina del Direttore Generale, ma appare ovvio che ciò non può e
non deve avere ripercussioni negative sui lavoratori di questa ASL che se da un lato lavorano quotidianamente in condizioni di gravissima carenza di personale, dall’altro non vedono riconosciuti
i propri legittimi diritti”.
“Tutte le OO.SS. da tempo hanno sollecitato l’amministrazione a dare celeri risposte ai lavoratori a
partire dalla piena applicazione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale siglato a maggio 2018 e
per fare ciò è stata più volte richiesta la definizione di un calendario di incontri; quella che oggi
poteva essere la prima occasione per far ripartire la contrattazione nell’anno 2020 è stata disattesa
proprio a causa dell’assenza del Direttore”.
“Chiediamo una immediata inversione di tendenza che parta prima di tutto dal rispetto dei lavoratori
e dal lavoro che viene svolto da chi rappresenta quotidianamente le loro istanze con senso di
responsabilità. In difetto, si porta a conoscenza di tutti che verranno avviate tutte le forme di lotta e protesta a tutela dei diritti dei lavoratori”.