L’Aquila. In migliaia sono state le presenze allo stand Abruzzo nella cinque giorni del Salone internazionale del Libro a Torino. L’interesse mostrato per lo spazio espositivo abruzzese ha toccato tutte le categorie dei visitatori che hanno popolato il Salone: studenti, ricercatori, scrittori, docenti, amanti della lettura o semplici curiosi.
I primi due giorni del Salone hanno visto una massiccia partecipazione di studenti e non è un caso che lo stand Abruzzo sia stato aperto, nella giornata di giovedì, dall’assessore alla Cultura Roberto Santangelo insieme con gli studenti del liceo Scientifico delle Scienze applicate “G. Galilei” di Pescara.
“Un primo bilancio della trasferta torinese al Salone del Libro – analizza l’assessore Santangelo – non può che essere positivo, al di là della presenza numerica registrata allo stand. Il ritorno a Torino è stato valutato positivamente da tutti: dagli addetti ai lavori ai rappresentanti delle istituzioni nazionali, a cominciare dal ministro della Cultura Alessandro Giuli che allo stand Abruzzo ha parlato di significativo ritorno dopo 14 anni. Non solo, anche il modo in cui è stata è costruita questa presenza al Salone e all’allestimento del programma – aggiunge l’assessore – rappresentano l’altra importante notizia di un ritrovato confronto tra la Regione e le case editrici abruzzesi dopo anni di colpevole distacco che ha portato anche a forme di reciproca diffidenza. Il Salone ha avuto il pregio di aver cancellato questa situazione e gettato le basi per una futura, proficua collaborazione”.
Ma il ritrovato sentimento di fiducia con le case editrici non è il solo elemento positivo emerso a Torino: da segnalare, senza dubbio, anche la collaborazione istituzionale con le università abruzzesi, il Consiglio regionale e la Soprintendenza dei Beni culturali, che ha prodotto l’interessante programma della quinta giornata nel corso della quale sono stati illustrati i progetti di potenziamento delle biblioteche, di ricerca storica e scientifica dei tesi antichi e dei processi di comunicazione in tema culturale.
“Con università e soprintendenza – ha spiegato l’assessore Santangelo – il processo di collaborazione è ormai avviato da tempo e per gli atenei regionali mi piace ricordare la collaborazione alla fiera della Formazione Job&Orienta di Verona che quest’anno verrà certamente ripetuta. Quello che invece ci aspetta è la sfida del Salone del Libro 2026 dopo l’anno zero di quest’anno coinciso con il ritorno a Torino. Peraltro, il 2026 coincide con ‘L’Aquila Capitale della cultura’ e il nostro compito è mettere insieme intorno al brand L’Aquila 2026 il meglio della proposta editoriale e culturale dell’Abruzzo”.