Al decimo mese di guerra in Russia è nato un movimento, il “consiglio delle madri e delle mogli”, che preoccupate per la vita dei propri figli e mariti chiede al Cremlino negoziati immediati con l’Ucraina.
Le donne russe, che da mesi non hanno risposte sul destino dei loro uomini al fronte, stanno picchettando le basi militari nelle diverse città russe. Fino ad oggi le proteste erano iniziative prettamente individuali ma oggi, per la prima volta dall’inizio del conflitto in Ucraina, si fondono in un movimento che inizia a prendere piede in molte città russe. Le donne hanno creato anche un gruppo Telegram, chiamato OSVR, ovvero consiglio delle madri e delle mogli, dove lo slogan è “Care donne! Solo agendo insieme possiamo proteggere la vita dei nostri figli. Nessuno ci aiuterà. E’ tutto nelle nostre mani”.
Il modus operandi di questo movimento però è piuttosto contraddittorio: da un lato le partecipanti si oppongono alla mobilitazione e alla coscrizione, pur riconoscendone la legittimità, ma dall’altro chiedono negoziati immediati di pace per porre fine alle ostilità. L’unica cosa chiara che traspare dai diversi messaggi pubblicati sul gruppo Telegram, è la richiesta all’unanimità che la Russia dovrebbe avviare negoziati con l’Ucraina, il prima possibile. Secondo gli analisti sembrerebbe che dall’inizio del conflitto i russi abbiano perso sul campo più di 83.000 soldati, perdite che sono cresciute particolarmente nell’ultima fase della controffensiva, secondo cui i russi perderebbero fino a un migliaio di soldati al giorno. Qui il collegamento al gruppo Telegramhttps://t.me/SOVETMATERI