Navelli. Si chiama “Ballo della Presentosa” l’evento in programma sabato 21 giugno 2025, dalle ore 16:30 alle 20, nella Sala Europa dell’AURUM (Largo Gardone Riviera, Pescara), con ingresso gratuito.
Una iniziativa della “Società di danza Pescara”, supportata dall’assessorato alla Cultura del Comune, guidato dal vice sindaco Maria Rita Carota. “I visitatori potranno immergersi nelle suggestive atmosfere ottocentesche grazie alla presenza di 45 danzatori in abiti d’epoca, che proporranno un ricco carnet di danze: valzer, quadriglie, mazurche e contraddanze scozzesi. Un viaggio incantato nella storia, tra eleganza, armonia e bellezza senza tempo, con momenti di socializzazione e scambio culturale. Un’occasione unica per lasciarsi avvolgere dal fascino romantico dell’Ottocento e riscoprire, attraverso il linguaggio della danza, la magia di un passato che continua ad emozionare”, dicono gli organizzatori della scuola di danza, coordinati dal presidente Paolo Pasqualoni.
Sarà presente il maestro orafo Filippo Di Rienzo, dell’omonima Gioielleria di Scanno (AQ) fondata nel 1850, che esporrà una selezione di gioielli tradizionali abruzzesi, tra cui la celebre Presentosa, simbolo di amore e tradizione, insieme ad altri monili tipici. Racconterà ai presenti la storia e le tecniche artigianali che, da oltre un secolo, caratterizzano la sua bottega. La famiglia Di Rienzo è custode di un’antica tradizione di filigrana orafa che ha reso celebre Scanno nel panorama nazionale e internazionale per cui questo momento sarà particolarmente interessante, per chi ama le tradizioni abruzzesi e vuole immergersi nella conoscenza di un’arte che va scomparendo ma conserva sempre un grande fascino. La madrina della manifestazione sarà Franca Minnucci.
Annunciando questo appuntamento Carota sottolinea l’originalità del pomeriggio che “farà riscoprire l’arte orafa, una tradizione che ha consentito all’Abruzzo di farsi conoscere molto oltre i propri confini anche attraverso gioielli iconici come la Presentosa: questo gioiello continua a conservare un grande valore, nella nostra terra, ed è giusto valorizzarne e tramandarne la preziosità”.
