l’Aquila. I vescovi della Diocesi di Avezzano Giovanni Massaro e quello dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, hanno subito un furto di identità informatica. I due prelati attraverso delle note ufficiali hanno deciso di rivolgersi a tutti i sacerdoti per metterli in guardia dal tentativo di truffa.
C’è un account mail falso utilizzato per chiedere denaro a nome dei due vescovi giocando non solo sul ruolo rivestito dalle due parti offese all’interno della Curia, ma anche sul carisma e sulla particolare devozione della popolazione.
L’attività investigativa è affidata agli agenti della Polizia postale dell’Aquila dopo la presentazione di una denuncia da parte dello stesso cardinale Petrocchi che avendo capito di essere stato coinvolto in uno spiacevole tentativo di truffa attraverso sostituzione di persona, ha deciso di denunciare immediatamente.
Tutto ha avuto inizio quando don Artur Sidor segretario del cardinale Petrocchi è venuto a conoscenza di una strana mail a firma dello stesso rappresentante della Curia aquilana nella quale rivolgendosi ai sacerdoti si chiedeva di effettuare (a suo nome) degli acquisti di voucher di Amazon e iTunes.
L’acquisto consisteva in 20 voucher del valore di 100 euro ciascuno, i quali una volta acquistati dovevano essere grattati nella parte riservata alla stampa del numero di serie, per poi essere successivamente fotografati ed inviati allo stesso vescovo utilizzando una mail truffaldina: “[email protected]”.
Avendo immediatamente intuito che era in atto un’attività truffaldina online, il cardinale Giuseppe Petrocchi ha fatto predisporre una nota (tramite l’Ufficio comunicazioni sociali, retto da don Claudio Tracanna) rivolta a tutte le parrocchie di non dare corso alla richiesta di acquisto dei voucher in quanto la stessa era truffaldina, falsamente intestata a nome dello stesso cardinale.
Al momento non risultano essere state presentate denunce di truffa da parte di sacerdoti. Un’identica truffa è stata messa in atto diversi mesi fa anche ai danni del vescovo di Avezzano, monsignor Giovanni Massaro.