Roseto deli Abruzzi. Uno spettacolo in piazza della Repubblica, curato dagli studenti e dalle studentesse della Scuola Secondaria di Primo Grado D’Annunzio e un corteo rumoroso fino alla Villa Comunale per dire basta alla violenza di genere. Ma anche una tappa in piazza della Libertà, per lasciare una rosa sulle panchine rosse e il momento finale alla Villa Comunale, fatto di testimonianze lette dagli studenti e dalle studentesse del Polo Liceale Saffo e dell’Istituto Moretti.
Sono questi gli eventi che hanno caratterizzato, ieri mattina, il 25 novembre a Roseto degli Abruzzi, grazie all’iniziativa “D’Amore non si muore, non una di meno, passi consapevoli”, organizzata dalla Presidenza del Consiglio Comunale e dalla Commissione Pari Opportunità, con il fondamentale contributo delle istituzioni scolastiche del territorio, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Presenti, all’evento, il Sindaco Mario Nugnes, la Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti, la Consigliera con delega alle Pari Opportunità Toriella Iezzi, l’Assessore al Sociale e all’Istruzione Francesco Luciani, l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio e la Consigliera Simona Di Felice.
Tra le autorità civili e militari che hanno partecipato: Il Commissario Capo Sara Massaccisi, Dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Atri; Valeria Di Mattia, Tenente di Vascello, Comandante della Capitaneria di Porto di Giulianova; Tenente Vincenzo Scarpone, Comandante della tenenza GDF di Roseto degli Abruzzi; Luogotenente Luca Di Emilio, Vicecomandante della Caserma Carabinieri di Roseto degli Abruzzi; Camilla Scianitti, Assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Pineto e Lara Di Luigi, Dirigente Scolastica IC1 e IC2 di Roseto.
L’EVENTO. La manifestazione ha preso il via in piazza della Repubblica con uno momento fatto di letture e caratterizzato da una coreografia di gruppo a cura degli studenti e delle studentesse della d’Annunzio coordinate dalla professoressa Sandra De Colli. Poi, il corteo è partito per la sua marcia colorata e rumorosa: un percorso che ha attraversato la via nazionale in direzione Sud, con i ragazzi e le ragazze, muniti di striscioni, che hanno intonato canti e slogan contro la violenza di genere.
La prima tappa si è svolta in piazza della Libertà dove, l’Associazione Commercianti Assorose, attraverso la Presidente Lucia Michini, ha donato due rose posizionate dal Sindaco Nugnes sulle due panchine rosse presenti nella zona. Il Corteo è poi ripartito alla volta della Villa Comunale dove si è svolta la parte conclusiva dell’evento con i saluti di Sindaco e Presidente del Consiglio, le letture toccanti degli studenti e delle studentesse e con una testimonianza portata dall’Assistente Sociale del Comune di Roseto Mariangela Passamonti.
“Roseto ha dato una dimostrazione di grande maturità civica. Questo non è solo un evento, ma un impegno solenne che deve radicarsi nel cuore della nostra comunità – ha detto il Sindaco Mario Nugnes – Ogni giovane donna e ogni giovane uomo deve portare a casa il messaggio di questa giornata e farlo proprio. Dobbiamo ricordare che l’educazione al rispetto e all’affettività sana è il primo e più potente antidoto contro la violenza. Questi messaggi, carichi di significato, vanno promossi e difesi in tutti gli ambienti, da quelli familiari a quelli sportivi e culturali, perché è nel quotidiano che si costruisce una società più equa e sicura”.
“Il percorso che abbiamo voluto compiere è stato un tragitto ideale che ha toccato i luoghi simbolo della nostra città, fino a raggiungere la Villa Comunale, non a caso scelta come tappa finale – ha aggiunto la Presidente Gabriella Recchiuti – La Villa è il fulcro della cultura rosetana e il luogo dove i nostri giovani si ritrovano, per simboleggiare che il cambiamento parte dalle nuove generazioni e dai loro spazi di libertà. Vogliamo che questo sia solo l’inizio di un impegno quotidiano e non un appuntamento annuale. Dobbiamo vigilare e agire sempre, attraverso passi consapevoli, per garantire il diritto di vivere libere dalla paura. Grazie alle nostre studentesse e ai nostri studenti per la sentita partecipazione”.



