Roseto degli Abruzzi. “Purtroppo i volontari delle Guide della Riserva Borsacchio si trovano a dover constatare l’aumento massiccio dei fenomeni vandalici all’interno della riserva. Lunedì abbiamo fatto formale segnalazione al Comune di Roseto degli Abruzzi, gestore della riserva, al Corpo dei Carabinieri Forestali e alla Capitaneria di Porto contro episodi vandalici estremamente pericolosi”. Questo il grido d’allarme del Presidente Guide del Borsacchio, Marco Borgatti. “Autovetture nella notte corrono sulla spiaggia e di giorno si incrociano spesso moto da cross senza targa. Dei vandali scaricano rifiuti anche sul tratto costiero e i bivacchi con falò stanno distruggendo la duna e le specie che la vivono. Persone, anche in buona fede, portano gruppi di cani sciolti all’interno della riserva proprio in questo periodo in cui si riproducono le specie bandiera della riserva, come il “fratino”, minacciandone una presenza ormai ridottissima. Gli esemplari si contano sulle dita delle mani, purtroppo”.
“La nuova pista ciclabile ha portato enormi vantaggi nella mobilità sostenibile e nel valorizzare la riserva ma la non pianificazione e protezione ambientale dell’area sta creando enormi danni” prosegue Borgatti. “Mancano dei varchi controllati di accesso, manca la delimitazione della duna e manca la cartellonistica. Queste lacune si sommano al vandalismo e portano anche i fruitori amanti del verde a compiere piccoli torti all’ambiente quotidianamente. I danni stanno diventando insostenibili per la riserva. Come noto alla cittadinanza, da due decenni i volontari si occupano di tutelare le specie di flora e fauna. In corso, grazie alla collaborazione del Comune di Roseto, ci sono molti progetti in tal senso, tra cui il “Salva Fratino”, il “Salva Dune” e il “Salva Giglio di Mare” che puntano a preservare e incrementare le specie rare e a rischio di estinzione presenti in riserva”.
“E’ doveroso precisare un aspetto. Una riserva esiste a livello legislativo per garantire uno spazio dove la naturalità e la sostenibilità ambientale siano al primo posto. Una riserva esiste quindi in primo luogo per tutelare l’ambiente e le specie autoctone dell’area, in particolare quelle a rischio di estinzione. I problemi segnalati sono in aumento e il numero di specie protette è in drastico calo. Siamo arrivati a un punto in cui non è più possibile aspettare. Una riserva esiste se ci sono specie e un ambiente da proteggere per noi e per le nuove generazioni” dichiara Borgatti. “Chiediamo quindi la collaborazione di tutti e di tutte le associazioni e chiediamo al Comune di accettare il dono offerto nel 2018 ma ancora in attesa di approvazione: cartelli segnaletici con divieti e indicazioni utili da esporre almeno nel tratto costiero. I cartelli sono pronti e le guide si impegnano a montarli, mantenerli e rimuoverli al semplice volere del Comune. Noi continueremo a impegnarci, ogni giorno come il primo, e a chiedere la partecipazione di tutti alla tutela di un bene comune”.