Pescara. Nel primo pomeriggio, presso la Casa Circondariale “San Donato” di Pescara, un giovane detenuto è evaso durante la permanenza all’aria nel cortile passeggi, proprio come già successe nel 2020. A darne notizia è stato Giuseppe Merola, Coordinatore Regionale Fp Cgil Abruzzo, Molise – Giustizia, che, trovando inaccettabile quanto stia accadendo nel panorama penitenziario, punta il dito contro una situazione kafkiana ed una cofosi istituzionale insostenibile per i troppi gridi di allarme lanciati e mai recepiti. “Con copiosi atti abbiamo denunciato gravi carenze strutturali e scarsi sistemi di sicurezza alla Casa Circondariale di Pescara, nonché la cronica carenza di personale avente all’incirca quaranta poliziotti penitenziari”, ha affermato il sindacalista. “L’amministrazione penitenziaria dovrebbe, almeno lo auspichiamo, avviare un urgente accertamento ispettivo, presso la struttura pescarese, al fine di definire responsabilità gestionali ed organizzative, nonché per constatare la reale emergenza che attanaglia le quotidianità di lavoratrici e lavoratori e, le condizioni discutibili della popolazione detenuta. Politica ed istituzioni intervengano inesorabilmente sulla questione generale del sistema penitenziario prima che sia davvero troppo tardi, non accettiamo più disagi e vicissitudini che compromettono l’ordine, la sicurezza e l’incolumità psico-fisica di tutta la collettività penitenziaria”, ha continuato Merola con cognizione di causa. Infine, ha concluso con un importante messaggio, “Gli istituti penitenziari del distretto abruzzese hanno pagato un caro prezzo specie in questo storico periodo pandemico, anche in virtù delle ataviche vacanze di risorse umane. È ora di dire basta! Siamo pronti ad una nuova mobilitazione”.