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Riserva del Borsacchio, il centrodestra fa un passo indietro per evitare bocciature del governo

Angela Guarnieri di Angela Guarnieri
21 Marzo 2024
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Roseto degli Abruzzi. “Sulla Riserva Naturale del Borsacchio aveva ragione chi, come noi, si è sempre opposto al taglio. L’ammissione, implicitamente, arriva dallo stesso Presidente Marsilio che, con una mossa in extremis per evitare l’impugnativa da parte del Governo, lo scorso 18 marzo ha scritto una missiva agli organi preposti in cui mette nero su bianco quel passo indietro che per mesi abbiamo chiesto a Regione Abruzzo.

Una mossa che, come si apprende dalla stampa locale, arriva dopo soli 8 giorni dal voto in Abruzzo, e questo la dice lunga sull’attendibilità delle argomentazioni portate avanti dal centrodestra, che fino all’ultimo giorno utile ha negato qualsiasi possibilità di bocciatura da parte della Corte Costituzionale” ad affermarlo è Luciano D’Amico, eletto Consigliere regionale nell’ultima tornata elettorale del 10 marzo, che continua “Si conferma, quindi, quanto abbiamo sempre sostenuto: la legge è, ed è stata sempre, illegittima, perché la sua approvazione non ha rispettato il procedimento normativo. Ora per evitare una bocciatura il centrodestra sarà costretto a rivedere il taglio e a coinvolgere tutti gli enti territoriali interessati, così come hanno chiesto opposizioni, ambientalisti e liberi cittadini negli scorsi mesi.
Ma la lettera del Presidente non è bastata a salvare la legge di stabilità 2024 da una bocciatura. Infatti, se con l’escamotage della missiva si è evitata la stroncatura dell’emendamento sul taglio della Riserva, la norma che proroga di un anno la possibilità di rendere abitabili i sottotetti è stata impugnata.Arrivati a questo punto, però, è importante che il centrodestra faccia subito chiarezza sul futuro della Riserva. Sono al fianco dei cittadini quando sostengono che bisogna difendere con forza le ricchezze dei nostri territori. Vivere e lavorare in una riserva naturale è un valore aggiunto, non un impedimento, se tutte le istituzioni agiscono nel rispetto delle leggi e della tutela del territorio. La Regione Abruzzo deve lavorare al meglio avendo questo principio come premessa di ogni azione. Noi saremo vigili e lavoreremo in questa direzione” conclude.

“Dopo il ministero della Cultura anche il Consiglio dei ministri sconfessa e impugna il provvedimento contenente l’emendamento che ha ridotto l’estensione della Riserva naturale del Borsacchio da 1.100 ettari a soli 24,7 ettari. Era veramente necessario attendere la minaccia di ricorrere alla Corte Costituzionale per far sì che il Governatore Marsilio, mal consigliato dai propri Consiglieri regionali a pochi mesi dal voto, prendesse in mano la situazione e ristabilisse il corretto processo democratico?”.

Lo dichiara Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Azione, che aggiunge: “Il Consiglio dei ministri non ha potuto non prendere atto dell’illegittimità costituzionale della norma che interveniva sulla Riserva, per violazione dell’art. 117 della Carta. Un tema che io avevo sollevato settimane fa con un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e degli Affari regionali, ricordando proprio come la Consulta avesse già altre volte dichiarato costituzionalmente illegittime norme introdotte da leggi regionali che prevedevano la modifica della perimetrazione di parchi e riserve regionali senza il coinvolgimento degli enti locali. Bastava attenersi a questo, ma a quanto pare i Consiglieri regionali firmatari avevano evidentemente bisogno di una legge spot in campagna elettorale e sono andati avanti lo stesso. Passato il voto, è arrivata ora la retromarcia. Ciò che conta di più adesso – conclude Sottanelli – è tornare a parlare del futuro di questa Riserva ed approvare il PAN, per donare da un lato alla comunità della Provincia di Teramo un luogo attrattivo per il turismo sostenibile e lo sport all’aria aperta, dall’altro agli agricoltori un brand riconoscibile sulla loro produzione agricola su cui poter sviluppare i propri piani di sviluppo economici e metterli in condizione di poter attingere a finanziamenti destinati alle aree protette”.

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