Pescara. “Le dichiarazioni dell’assessore regionale Imprudente aumentano la gravità del blitz della destra in Consiglio regionale che ha cancellato la Riserva Naturale del Borsacchio. L’assessore rivela che il lavoro di esame delle osservazioni del Piano di Assetto Naturalistico è sostanzialmente finito e la Regione Abruzzo doveva finalmente approvarlo. Quindi il blitz della maggioranza è stato motivato proprio dal voler impedire che la Riserva cominciasse a funzionare a pieno regime e senza problemi per i residenti e gli agricoltori. Evidentemente ci sono interessi speculativi che la destra vuole tutelare”.
Lo afferma, in una nota, il segretario nazionale del Prc, Maurizio Acerbo. “Risulta infondata invece – dice – la scusa che usa Forza Italia per giustificare la cancellazione della riserva. La proposta della riserva non nacque con un blitz, ma con una proposta di legge nel 2004 di Rifondazione. Fu approvata in Consiglio con un emendamento che riprendeva completamente la proposta di legge dopo mesi di discussione e l’adesione di 17 consiglieri. La realtà rivelata da Imprudente è che la destra ha cancellato un lungo percorso amministrativo partecipato dal territorio per tutelare interessi edilizi sulle aree”. “Non ho capito perché Imprudente non sia intervenuto in aula. Ma d’altronde neanche l’opposizione lo ha fatto. Nessuno è intervenuto in Consiglio – conclude Acerbo – contro lo scempio gravissimo come la cancellazione di un’intera riserva naturale”