L’Aquila. Dopo una trattativa durata oltre un anno è stato firmato dalle organizzazioni dei datori di lavoro della provincia dell’Aquila il verbale di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro per operai agricoli e florovivaisti. A firmarlo Confagricoltura L’Aquila, Federazione Coldiretti L’Aquila-Teramo e C.I.A. provincia dell’Aquila-Teramo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’agricoltura Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil.
Il contratto provinciale interessa oltre 800 aziende agricole e 7500 lavoratori occupati per oltre 800.000 giornate di lavoro. Le principali novità contenute nell’accordo riguardano classificazione del personale, possibilità di articolare l’orario di lavoro in 8 ore giornaliere; forfetizzazione dello straordinario festivo e notturno per le aziende zootecniche, vitivinicole e orticole. L’incremento della retribuzione pattuito a decorrere dal 1/11/2018 è del 2%.
“E’ stata una trattativa difficile, condizionata da tanti eventi negativi che riducono sempre più la marginalità economica del settore, inoltre la nuova legge sul caporalato ha indotto le parti ad affrontare questioni molto delicate”, spiega Fabrizio Lobene, presidente di Confagricoltura L’Aquila. “Al Sindacato riconosciamo lo sforzo sia nella mitigazione delle richieste di incrementi retributivi sia all’impegno mostrato a trovare le giuste sinergie per la completa attuazione della legge 199/2016, con la consapevolezza che nella nostra provincia questi fenomeni sono assenti, come verificato dalle numerose azioni di contrasto effettuate dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro”. Il settore agricolo, pur pienamente coinvolto nella generale crisi economica che ha colpito il Paese, mostra segni di tenuta in alcuni indirizzi produttivi. Sul piano occupazionale continua la riduzione del numero delle imprese a conduzione familiare, le imprese agricole maggiormente strutturate e l’occupazione dipendente mostrano un positivo, seppur lieve, trend di crescita”.


