Farindola. Siamo alle porte della commemorazione della strage di Rigopiano e ancora una volta l’artista Graziano Fabrizi si fa sentire. Il suo intento decisamente provocatorio è quello di far alzare la voce sulla tragedia impunita accaduta il 18 gennaio scorso. Fabrizi utilizza l’arte come vettore comunicativo in un messaggio di denuncia, testimone dell’indignazione. Le illustrazioni proposte dall’artista, che hanno spopolano sul web, ripartono dalla più conosciuta “non molliamo un cazzo” che si impose trovando migliaia di sostenitori durante la battaglia a colpi di illustrazioni con Charlie Hebdo. I messaggi di indignazione oggi puntano il dito sulla sensazione di abbandono che i superstiti e le famiglie delle vittime vivono a distanza di un anno. L’obiettivo è quello di commemorare denunciando affinché tutti possano non dimenticare.
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