Farindola. Francesca Bronzi, superstite di Rigopiano, per la prima volta racconta in un’intervista rilasciata a Il Messaggero cosa sta provando dopo la morte del suo fidanzato Stefano Feniello. “Una parte di me è morta per sempre quel giorno. Se lui è morto, non mi sento fortunata ad essere stata salvata. Sto ancora troppo male per Stefano. Tenevo troppo a lui e al nostro rapporto. Proprio per rispetto suo, non mi sento di parlare a lungo di quanto accaduto. Quando sarò pronta, lo farò, ma ora no. Non è il momento”.
Ed il senso di colpa colpisce anche lei, così come per Giampiero Parete. “E’ come se io stessa abbia portato a morire Stefano”. Lei e Stefano, infatti, erano arrivati proprio quel giorno all’Hotel Rigopiano per festeggiare il compleanno di lui, 28 anni. “Il pensiero di Francesca è sempre rivolto a Stefano. Sta provando a reagire, ma è quasi sempre a casa. Se esce lo fa solo con me e la mamma o con qualche amica. Si sente spesso con i due fidanzatini di Giulianova, Giorgia Galassi e Vincenzo Forti, che erano con lei sotto le macerie dell’albergo. Solo loro, in questo momento, forse possono capire un po’ di quello che sta provando. Con gli altri però non si sente di parlare, non vuole ricordare niente. Troppo dolore. Stanno cercando di aiutarla degli psicologi. Sta facendo un percorso terapeutico” confessa papà Gaetano. Stefano e Francesca avevano lasciato le stanze e aspettavano l’arrivo dello spazzaneve prima di essere travolti da quella valanga che li ha separati per sempre, risparmiando lei ed uccidendo lui.