Chieti. Un centinaio di persone hanno partecipato ieri pomeriggio a Chieti al flash mob per ricordare Dino Di Michelangelo, poliziotto in servizio a Osimo, tra le 29 vittime, con la moglie Marina Serraiocco, 38 anni, della valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano a Farindola (Pescara) il 18 gennaio 2017. Il figlio della coppia, Samuel (8 anni compiuti lo scorso gennaio), è fra i quattro bambini che sono sopravvissuti. La famiglia, originaria di Chieti, da anni viveva ad Osimo. Samuel è stato affidato allo zio materno Giuseppe
Serraiocco e vive a Chieti Scalo. Il flash mob si è svolto nella Villa comunale, nel giorno in cui Dino avrebbe compito 42 anni. Familiari, amici e parenti, tra loro il presidente del Comitato vittime di Rigopiano, Gianluca Tanda, hanno dato vita ad un cerchio tenendo candele in mano per ricordare Di Michelangelo ma anche tutte le altre vittime. Alcuni amici hanno preparato una torta le cui candeline sono state spente da Alessandro Di Michelangelo, fratello di Dino, anche lui in Polizia.
Il Comune di Chieti intitolerà a Dino un belvedere che sorgerà nel quartiere del Sacro Cuore, quello in cui è cresciuto, e lì troverà posto anche un piccolo monumento: due mani protese verso la Majella e il Gran Sasso che, con due targhe, rimarranno a ricordare Dino Di
Michelangelo e tutte le vittime di Rigopiano. Il monumento sarà realizzato con il marmo della Majella scolpito da Maria Elena Carulli, un’amica di Dino Di Michelangelo. Un docente del liceo artistico di Chieti ha donato un ritratto di Dino ai suoi genitori. “Cerchiamo verità per i nostri angeli – ha detto Alessandro Di Michelangelo, fratello di Dino – e dobbiamo avere fiducia nelle Istituzioni e nel lavoro encomiabile della magistratura. Vedendo l’impegno che metteva Dino nel suo lavoro sicuramente deve esserci una parte che funziona in questo Paese e che darà risposte ai cittadini e ai nostri familiari”, ha concluso.