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#Rigopiano: flash mob parenti vittime, attendiamo giustizia ‘una manifestazione ogni mese per tenere alta l’attenzione’

Redazione Centrale di Redazione Centrale
18 Aprile 2017
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Pescara. “Siamo qui per ricordare, ma anche per chiedere giustizia. Attendiamo che l’inchiesta vada avanti per arrivare a una verità che noi abbiamo chiara in testa, perché la causa della tragedia non è stata la neve”. Sono le parole pronunciate dal presidente del Comitato Vittime di Rigopiano, Gianluca Tanda, fratello di Marco, al termine del flash mob di oggi a Pescara, inscenato per ricordare le 29 persone morte tra le macerie dell’hotel travolto dalla valanga del 18 gennaio scorso a Farindola (Pescara). “Ci sentiamo dimenticati dalle istituzioni ­ ha detto Silvia Angelozzi, sorella di Sara, tra le vittime insieme al marito Claudio ­ Per questo ogni mese daremo luogo a un flash mob, in piazza della Rinascita a Pescara, per sensibilizzare i rappresentanti delle istituzioni locali”. Amarezza da parte di alcuni famigliari per l’assenza, in questa occasione, di rappresentanti di Provincia di Pescara e Regione Abruzzo, mentre in piazza erano presenti i sindaci di Farindola, Ilario Lacchetta, e di Pescara, Marco Alessandrini, quest’ultimo con il vice e il presidente del Consiglio comunale.

“Le parole che emergono oggi sono dolore e giustizia ­ ha detto Lacchetta ­ Oggi siamo qui aspettando di conoscere il perché tutto questo è accaduto”. Alessandrini ha voluto portare la solidarietà del capoluogo adriatico: “La tragedia di Rigopiano ci ha trafitto i cuori. Non bisogna spegnere il faro dell’attenzione su questa vicenda”. “Siamo in attesa delle indagini. Riteniamo si debba dare giustizia a queste persone e soprattutto capire se ci sono delle responsabilità” ha aggiunto l’avvocato Wania Della Vigna, legale di alcune famiglie delle vittime. Al flash mob c’era anche Giampiero Parete, scampato con la moglie e i due figli alla tragedia; ha detto di “essere venuto in piazza della Rinascita per essere vicino ai famigliari delle vittime e al loro dolore”.

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Circa duecento partecipanti si sono ritrovati in piazza della Repubblica; alle 16:15 è partito il corteo che, percorrendo corso Umberto, è arrivato in piazza della Rinascita. Qui famigliari e amici delle vittime hanno formato un grande cerchio, tutti con un fiocco sul braccio, bianco come la neve. Alle 16:48, ora presunta della valanga, lo squillo di tromba con il Silenzio ha introdotto la corsa di bambini in maglia bianca all’interno del cerchio, come la valanga corse verso il Rigopiano. I bambini poi hanno scritto i nomi delle vittime sull’asfalto della piazza e hanno liberato 29 colombe bianche. Fra i partecipanti anche i sindaci di Pescara e di Farindola, Marco Alessandrini e Ilario Lacchetta, il vice sindaco e il presidente del Consiglio Comunale del capoluogo adriatico, Antonio Blasioli e Francesco Pagnanelli.

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