L’Aquila. “Siamo il Paese con il piu’ alto numero di parlamentari in Europa eletti a rappresentare i cittadini e noi ci vogliamo adeguare allo standard. La nostra politica va nella riduzione del numero per efficientare le istituzioni rappresentative. Anche se la riduzione del costo non e’ significativo, parliamo di mezzo miliardo di euro a legislatura, quello che ci interessa e’ una istituzione piu’ snella”. Lo ha detto nella tarda serata di ieri il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, prima di partecipare all’evento “Festival della Partecipazione”. In realta’ la presenza del ministro era prevista nel pomeriggio, ma la votazione del Def ha fatto slittare il suo arrivo nel capoluogo di Regione nella tarda serata.
“Oggi piu’ che mai la democrazia e’ vitale, la gente chiede di poter partecipare attivamente e di incidere sulle decisioni che riguardano la propria comunita’. E’ quello che vogliamo fare come Governo introducendo strumenti di democrazia diretta come il referendum propositivo perche’ le proposte che vengono dal basso non possano piu’ essere messe in un cassetto ed quindi abbandonate, dando cosi’ voce al popolo che abbia significato e importanza”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro (M5s) prima di intervenire ieri sera a L’Aquila come ospite al ‘Festival della Partecipazione’. Presenza prevista nel pomeriggio, slittata alle 22.45 per il suo impegno a Roma sulla votazione del Def.
“Per la prima volta”, ha aggiunto, “un Governo affronta le riforme costituzionali dando fiducia ai cittadini e non chiedendo piu’ potere. Referendum propositivo vuol dire anche abolizione del quorum come ci chiede il Consiglio D’Europa, quindi non ci stiamo inventando nulla. Si tratta della miglior pratica a livello internazionale perche’ il quorum, lo abbiamo visto in questi anni nella pratica e’ un disincentivo alla partecipazione. I Governi con il quorum al 50 per cento di solito invitano i cittadini ad andare al mare e non partecipare. Con il quorum vince chi non partecipa, senza quorum vince chi partecipa e sappiamo che la democrazia e’ o dovrebbe essere partecipazione”.