Pescara. “La legge di riforma dell’Arap è un passaggio fondamentale quanto necessario, che renderà più funzionale la gestione delle aree industriali abruzzesi, considerando la vocazione di ogni singola zona ma in una visione d’insieme”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive, Tiziana Magnacca, a margine della riunione della Prima e Terza Commissione permanente, convocate dai rispettivi presidenti Vincenzo D’Incecco e Nicola Campitelli, sul progetto di riforma dell’Agenzia Regionale per le Attività Produttive.
“La nostra prima preoccupazione – ha aggiunto l’assessore Magnacca – è di restituire la vera funzione all’Arap, che deve operare come incubatore per agevolare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, mettendo a loro disposizione servizi materiali e immateriali per essere a fianco delle aziende. Un ruolo esclusivo, quindi, di primaria importanza per lo sviluppo dell’Abruzzo e per una piena valorizzazione delle aree industriali”.
Le competenze acquisite in questi anni dai dipendenti dell’Arap “faranno da traino per un rilancio deciso dell’Agenzia. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, che si formerà con la legge di riforma, dovrà essere in grado di dare una svolta all’Agenzia. La scelta, inoltre, di concentrare anche le politiche energetiche tra le competenze di Arap – sottolinea l’assessore Magnacca – sarà funzionale a una visione strategica per la piena competitività delle nostre aziende, molte delle quali energivore e gravate da un costo elevato per l’approvvigionamento energetico”.
In sede di audizione in Commissione, l’assessore Magnacca ha tracciato un quadro completo della situazione che attualmente investe l’Arap e il Consorzio di Sviluppo Industriale Chieti-Pescara. “Non ho nascosto sotto il tappeto le criticità economiche e finanziarie dei due enti, che hanno spinto il Dipartimento delle Attività Produttive a elaborare un progetto di legge di riforma nella consapevolezza che spetta, comunque, al Consiglio regionale il ruolo esclusivo di legislatore. Riaffermo, quindi, il diritto della Commissione – conclude l’assessore – di modificare il testo originario, passato al vaglio di un utile, costruttivo e proficuo confronto, soprattutto nella maggioranza, per valorizzare il patrimonio industriale che contribuisce al Pil abruzzese. Il voto e le scelte spettano al Consiglio regionale, che dovrà, alla luce della situazione illustrata, indicare il modello che meglio saprà rispondere alle esigenze del mondo produttivo”.