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Rifiuti speciali, pericolosi e cancerogeni a Piano d’Orta, a rischio anche falde acquifere

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
9 Maggio 2022
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Bolognano. “Sono state rimosse 155 tonnellate a fronte delle 285 complessive del cumulo di rifiuti insistente nell’area pubblica confinante con il sito ex Montecatini, in via Anelli a Piano d’Orta, nel territorio comunale di Bolognano e, parallelamente sono state effettuate le attività di caratterizzazione e accertamento della qualità ambientale. Come temevamo, i materiali campionati risultano tutti interessati dai superamenti dei limiti di legge: si tratta di Arsenico, Cadmio, Cobalto, Piombo, Rame e Zinco ed evidenziano la presenza di ceneri di pirite, residui di produzione industriale”. Così il capogruppo di Fratelli d’Itali in Consiglio regionale, Guerino Testa, questa mattina in conferenza stampa, con il sindaco di Bolognano, Guido Di Bartolomeo, per fare il punto della situazione, sui lavori di rimozione iniziati il 16 marzo scorso.

“Purtroppo le conferme ottenute sono perfino peggiori di quelle da noi paventate – ha commentato Di Bartolomeo – non avevamo alcun dubbio sull’elevato livello di inquinamento ambientale con conseguenti rischi per la salute pubblica dei residenti. Danni già procurati – ricordo come l’atto illecito fu compiuto tra il 2012 e il 2014- e l’impossibilità, all’epoca degli accertamenti, di risalire agli autori del reato, non può più bastare. Attiveremo ogni utile azione per dare un none e un cognome al responsabile di questo ulteriore scempio a scapito del nostro territorio. Grazie alla rimozione della prima parte dei rifiuti pericolosi, ho potuto riaprire al transito la strada ma resta il danno, anche patrimoniale, che per i cittadini è incommensurabile. Ho provveduto ad inviare i risultati delle analisi anche all’assessorato regionale alla Sanità perché l’allarme è elevato e i casi di malattie gravi e di forme di allergie cutanee che continuano a colpire i cittadini di Piano d’Orta devono essere subito attenzionati. Ritengo che sia necessario estendere la perimetrazione del Sin inquinato”.

Ad entrare nel dettaglio, carte alla mano, degli interventi effettuati è stato il tecnico nominato dal Comune, il geologo Giovanni Ciccone. “Le operazioni sulle aree in questione – ha spiegato – sono state svolte dal comune di Bolognano previo accordo con la Regione Abruzzo – Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche – (convenzione del 15/07/2021) e a seguito degli accertamenti ambientali sono emersi superamenti delle CSC del D.Lgs 152/06”.

Di seguito la tabella riepilogativa dei materiali campionati mostrata da Ciccone.

“La concentrazione di Piombo – ha illustrato Ciccone – nella quasi totalità dei campioni (cinque su sei) eccede il limite di 2500 mg/kg sulla cui base si classifica un rifiuto come pericoloso con HP14 e in tre campioni su sei eccede il limite di 3000 mg/kg necessario per l’attribuzione della caratteristica di pericolosità HP10 per tale parametro. La concentrazione di Rame individuata nel campione S2 a 1.5 metri è superiore a quella necessaria per classificare un rifiuto come pericoloso con HP14. E la concentrazione di Arsenico riscontrata nel campione S1 a 0.5 m di profondità (pari a 940 mg/kg) è prossima al limite di 1000 mg/kg in base al quale un rifiuto risulterebbe pericoloso con HP7 per tale parametro”. Con una seconda tabella il professionista ha mostrato i criteri di classificazione dei rifiuti pericolosi secondo il Regolamento (UE) N.1357/2014

“I riscontri ottenuti sono preoccupanti e non si può escludere la contaminazione anche delle falde acquifere. Per questa ragione l’amministrazione comunale ha già provveduto a comunicare al Ministero per la Transizione Ecologica la propria disponibilità – ha evidenziato Ciccone – ad eseguire ulteriori accertamenti in contradditorio con ARTA Abruzzo”.
“Nel tornare ad evidenziare l’importanza delle operazioni fin qui svolte – ha ripreso il Consigliere – grazie all’impegno costante del sindaco Di Bartolomeo e della Regione Abruzzo, siamo già al lavoro per il reperimento delle ulteriori risorse economiche – circa 120 mila euro – necessarie per il completamento di tutti gli interventi utili affinché possano compiersi nel più breve tempo possibile” – ha concluso Testa.

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