L’Aquila. “Non si può abbozzare un cronoprogramma esatto per stabilire l’inizio dei lavori, contiamo di indire la gara di appalto nel 2020. Manca l’acquisizione di pareri della soprintendenza e del genio civile per avere finalmente un progetto appaltabile”. Così il segretario regionale Mibac Abruzzo, Stefano D’Amico, sul grave ritardo nell’intervento di restauro del Duomo, nel cuore del centro storico dell’Aquila, ancora abbandonato al suo destino a dieci anni dal sisma.
“E’ vero” prosegue D’Amico “il Duomo è una ferita ancora aperta, è come se fosse ancora al 6
aprile di dieci anni fa. Un curioso destino quello del Duomo, già raso al suolo dal sisma del 1703 e poi ricostruito. Restano poche parti della Chiesa trecentesca, la facciata è stata completata nel 1923. Forse i tempi lunghi, appunto, sono nel suo destino”.



