L’Aquila. Nonostante i lavori di ricostruzione post-sisma siano quasi terminati, due famiglie rischiano di non poter rientrare nelle loro abitazioni perché attaccate alla chiesa delle Anime Sante, ancora a rischio sicurezza. Il certificato di agibilità necessario per il rientro degli inquilini non verrà concesso alle due abitazioni e alla casa canonica per il rischio sicurezza fino a quando non sarà portato a termine il cantiere della chiesa e, quindi, anche le parti comuni dell’aggregato che saranno ricostruite insieme alla parte pubblica. Una problematica, questa, che riguarderà anche tante altre abitazioni comprese in altrettante parti private di aggregati misti. Sembra che la fine del cantiere dell’edificio sacro slitterà a causa dei gravi danni scoperti sulla cupola, superiori alle stime iniziali, che richiederanno integrazioni al progetto, da aggiornare senza ulteriori stanziamenti di denaro, oltre i 6,5 milioni di euro necessari per la ricostruzione della chiesa e finanziati per metà dal governo francese. Il bando per la ricostruzione della chiesa è stato pubblicato nel febbraio 2013 e aggiudicato nell’ottobre dello stesso anno all’associazione temporanea di imprese Italiana Costruzioni (capofila) e alla ditta Fratelli Navarra (mandante) e il cantiere è partito a febbraio dello scorso anno, ma con molta probabilità la ricosegna del cantiere slitterà rispetto al termine fissato a febbraio del 2016.