Teramo. La Regione Abruzzo è obbligata a organizzare l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione “per assicurarne la piena efficacia e operatività”: lo afferma il presidente dell’Ance Teramo, Raffaele Falone, il quale, in una nota, definisce sì “apprezzabile l’impegno del sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Mazzocca, che ha minacciato le dimissioni dall’incarico pur di richiamare l’attenzione sui numerosi problemi della ricostruzione”, ma ritiene che “la responsabilità dell’organizzazione dell’Ufficio sia esclusivamente della Regione, pertanto non è utile imputare la responsabilità a Governo, Parlamento o chiunque altro”.
“Ai tecnici, alle famiglie e a tutti coloro che hanno a cuore il bene del territorio – prosegue Falone – interessa l’avvio concreto della Ricostruzione e il ritorno alla normalità, prima che interi paesi si spopolino definitivamente. Non vorremmo che l’imminente campagna elettorale per il rinnovo degli Organi regionali trasformi questi temi in terreno di scontro politico. L’emergenza sisma/neve dovrebbe suggerire a tutti la più ampia collaborazione istituzionale; nessuno può negare che l’auspicio maturato due anni fa era riportare prima possibile le famiglie nelle proprie case e le aziende di nuovo produttive, almeno per i danni lievi. Ma tutto ciò non è successo. La Regione cerchi una soluzione nel più breve tempo possibile – prosegue il presidente dell’Associazione nazionale Costruttori edili di Teramo – visto che con la delibera 326 del 18 maggio 2018 la Giunta regionale ha ritenuto necessario l’ampliamento dell’organico dell’Ufficio Speciale a 50 unità dagli attuali 28”.
Ulteriore questione, aggiunge Falone, “riguarda i profili professionali impiegati nell’Ufficio speciale per la Ricostruzione; l’attuale prevalenza di figure amministrative è un errore di programmazione a cui bisogna mettere riparo con l’inserimento di personale tecnico esperto adeguatamente formato e selezionato con procedure trasparenti”.
L’Ance, ricorda infine Falone, ha già segnalato il ritardo nei pagamenti delle imprese che hanno operato in somma urgenza nelle settimane immediatamente successive gli eventi calamitosi del gennaio 2017.