L’Aquila. Il 23 giugno 2020, a seguito di favorevole pronunciamento del Consiglio regionale, è stato ricostituito il Collegio per le garanzie statutarie della Regione Abruzzo, che risulta ora composto da Romano Orrù (Presidente), Isidoro Malandra (Vice-Presidente), Antonio Iulianella, Pasquale Minunni e Nicola Sisti.
Il Collegio per le garanzie statutarie della Regione Abruzzo, il 23 luglio 2020, nel pieno rispetto dei termini legislativamente previsti, ha emesso il proprio Parere n. 1/2020 originato da apposito atto di promovimento proveniente da una frazione dei membri del Consiglio regionale ex art. 3, comma 1, lett. a) della L.R. 11 dicembre 2007, n. 42 (Istituzione e disciplina del Collegio regionale per le garanzie statutarie). Oggetto del parere è la conformità della deliberazione di Giunta regionale n. 334 del 15 giugno 2020 allo Statuto regionale, con particolare riguardo alla competenza (della Giunta ovvero del Consiglio regionale) nell’adozione di atti di programmazione in materia sanitaria, e più specificatamente in riferimento al piano di riorganizzazione e potenziamento della rete ospedaliera per fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid-19, così come richiesto in termini stringenti dall’art. 2 del Decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 (“ Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” ; cd. Decreto Rilancio ).
Il Collegio per le garanzie statutarie, sulla base di un’estesa e articolata motivazione (che ha preso in considerazione non solo il quadro normativo nazionale, ma anche profili di diritto regionale comparato), ha tenuto a collegare la situazione emergenziale (nella quale si giustifica l’intervento in materia della Giunta) con quella ordinaria (in cui non può non riemergere la naturale competenza del Consiglio regionale statutariamente fissata), concludendo quindi con il seguente dispositivo: “nel conflitto di attribuzione ove risulta in discussione quale potere sia titolare della competenza programmatoria contesa, il Collegio, alla luce delle eccezionali condizioni di necessità ed urgenza sottese al disposto dell’art. 2 del DL n. 34/2020 e in particolare delle ripercussioni delle stesse in ordine sia ai rapporti tra Stato e Regioni sia al riparto di competenza all’interno dei contesti regionali in materia di programmazione e organizzazione sanitaria per far fronte all’emergenza pandemica da COVID-19, ritiene di non poter identificare nell’adozione da parte della Giunta della DGR del 15 giugno 2020, n. 334, un atto di per sé invasivo della sfera di attribuzioni del Consiglio regionale, ben potendo, ed anzi dovendo, quest’ultimo sottoporre a riconsiderazione, al di fuori della contingente situazione emergenziale e anche a prescindere dagli interventi dalla stessa necessitati, l’intero piano sanitario regionale il cui aggiornamento legislativo è fermo alla L.R. n. 5 del 200”.
E’ quanto dichiara il Presidente del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie, Romano Orrù.