L’Aquila. Il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Roberto Tinari, ha riconsegnato nelle mani di Antonietta Centofanti, del comitato Parenti delle vittime della Casa dello Studente, lo striscione in ricordo delle giovani vittime del sisma che era stato trafugato da ignoti. A settembre lo striscione, posizionato lungo via XX settembre, a ridosso della zona dove si trovava la Casa dello Studente, nella quale nel terremoto del 6 aprile 2009 sono morti 8 studenti, era stato trafugato è poi rinvenuto dai Carabinieri dell’Aquila. La cerimonia si è svolta all’Aquila in occasione della presentazione ufficiale del progetto vincitore del concorso di idee per la riqualificazione e la valorizzazione dell’area dove sorgeva la stessa casa dello studente, uno dei simboli del tragico sisma, promosso al Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile Architettura, Ambientale dell’università dell’Aquila, in collaborazione con il Comune dell’Aquila, i comitati e le associazioni dei familiari degli studenti universitari vittime del sisma del 2009.
Il progetto vincitore, “La Duttilità e nella Memoria”, è stato curato da quattro studenti aquilani della Facoltà di Ingegneria edile dell’Università dell’Aquila, Davide Massimo, Francesco Gabriele, Lorenzo Micarelli e Marco Paolucci, i quali hanno spiegato che il titolo “è un motto che vuole racchiudere un carattere emotivo e tecnologico del progetto. Duttili devono essere i materiali ad alta resistenza che si usano oggi nelle costruzioni, duttile deve essere il pensiero di chi ha subito un dramma, e così, duttile si vuole mostrare anche questo nuovo luogo che si va a generare, offrendosi alla cittadinanza non solo come memoriale del sisma, ma come ambiente riconciliatorio fatto di aree verdi e di riposo”.
“Il furto dello striscione è stato un atto barbaro e vile nonché un oltraggio perpetrato ai danni delle vittime. Grazie ai Carabinieri del Comando Provinciale dell’Aquila è stato ritrovato e viene restituito ai legittimi proprietari. Questa Aula”, ha spiegato Tinari, “serve anche per dare spazio e voce ai ragazzi che rappresentano il nostro futuro è un dovere, morale prima che politico. Gli eccellenti studenti aquilani animati da passione e coraggio, oggi presentano un progetto che mira a riconfigurare il sito come luogo di commemorazione, ricordo e scambio sociale, culturale e di rinascita”.