Pescara. Il sindaco incontra Antonio Ferri, Maestro di sartoria: riconoscimento pubblico per tutti gli anni di passione dedicati al servizio della città. Il primo cittadino pescarese Marco Alessandrini ha conferito un riconoscimento ad Antonio Ferri, sarto storico della città, classe 1939, che ha ricevuto una pergamena di ringraziamento per aver dedicato alla sua passione, l’arte del cucito, tanti anni di professione. Alla consegna ha preso parte la figlia Sandra Ferri e anche il consigliere regionale Alberto Balducci. “Sono davvero onorato di incontrare e conferire un pubblico riconoscimento a un concittadino che ha avuto la città fra le mani – così il sindaco Marco Alessandrini– nel vero e proprio senso della parola. La sua attività è stata davvero “democratica”, perché ha fatto vestiti a tutti, anche ai sacerdoti che andavano a commissionargli gli abiti talari. E’ bello incontrare persone così ancora fortemente innamorate del proprio mestiere, un vero artigiano, che insieme all’arte del taglio e del cucito ha coltivato anche una cosa importantissima, la memoria cittadina. Maestro giovanissimo, ha vestito professionisti, politici, sportivi e comuni cittadini e ci ha raccontato la bellezza del suo compito. Un talento che unisce dedizione, ascolto, servizio e apertura verso gli altri e nobilita il valore delle mani e dell’artigianato. La Città lo ringrazia per aver dato forma a tessuti di mille fogge e carattere ai vestiti di piccoli e grandi concittadini”. “Sono felice e commosso di questo riconoscimento – così il Maestro Antonio Ferri– La mia vita è stata dedita al lavoro, con le mie creazioni e anche al servizio di tanti commercianti storici a cui davo la mia collaborazione e consulenza per le riparazioni sartoriali. Ho vestito tantissimi uomini e donne, sposi, parroci, personale in divisa, la Sartoria Antonio Ferri di via Siena è stata un punto di riferimento per tutti, ho sempre aperto le mie porte a tutti e sono ancora oggi considerato un uomo d’altri tempi. Ho iniziato a lavorare a 12 anni, quando mia madre mi portò in una sartoria di Silvi, la mia città natale dove imparai il mestiere. Fu passione e continuò per diventare un vero e proprio lavoro quando ci siamo trasferiti a Pescara. Era l’epoca del ragazzo di bottega, quando tutti indossavamo i pantaloni alla zuava e io sono cresciuto, vedendo crescere le mie mansioni, finché non sono diventato Maestro”.