L’Aquila. Sono 160 i lavoratori finora transitati dalle quattro province abruzzesi alla Regione Abruzzo. Lo comunica il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, incaricato di curare il passaggio tecnico e amministrativo del personale provinciale alla luce della riforma Delrio. Di questi, 104 e’ personale legato a funzioni non fondamentali quali l’agricoltura; 46 unita’ invece hanno competenze in materia di Ambiente, Energia, Sviluppo economico. “Il lavoro svolto fin qui svolto – ha spiegato il vicepresidente Lolli – rimane coerente e in linea con quanto da noi affermato sin dall’inizio di questo complicato percorso cioe’ quello di evitare che nessuno vada fuori dall’Abruzzo cercando di riassorbire tutto il personale dalle Province ad eccezione di chi, in presenza di altre opportunita’, decidesse di andare via”. In questo senso, l’ultimo incontro con i presidenti delle Province ha voluto fare il punto dello stato di ricollocamento del personale delle Province. “Restano ancora altre funzioni, quali Caccia e Pesca, Biblioteche, Urbanistica Espropri, Polizia provinciale per un restante numero di 146 unita’, la cui ricollocazione – ha sottolineato sempre il vicepresidente Lolli – richiede ancora uno sforzo economico che la Regione al momento non riesce a soddisfare”. Da qui l’appello del vicepresidente della Giunta regionale per evitare che qualche lavoratore rimanga fuori dai meccanismi di ricollocamento. “Per completare al meglio il percorso di ricollocazione del personale restante – sottolinea Lolli – e’ importante che a fronte della richiesta di personale espressa in ‘piattaforma’ da parte di Comuni ed altri enti pari a 197 posti, si riscontri in questi ultimi giorni, una maggiore disponibilita’ da parte del personale delle province ad aderire all’offerta che presenta la piattaforma nazionale. Ad oggi, secondo i dati in nostro possesso, solo 22 lavoratori su 197 disponibilita’ in piattaforma hanno scelto di optare per altri enti diversi dalla Regione Abruzzo. Si spera che con l’avvicinarsi della scadenza della scelta da parte del personale fissata per il giorno 18 maggio, ci siano piu’ persone oltre ai 22 che vogliano aderire alle richieste di disponibilita’ di altri enti. Questo aiuterebbe moltissimo la chiusura di un adempimento che e’ stato per noi complicatissimo”.