Pescara. La riapertura dei parchi e delle aree verdi, iniziata il 4 maggio, non poteva che essere progressiva, proprio perché questi spazi andavano restituiti alla cittadinanza con tutti i requisiti di vivibilità e sicurezza, attraverso lavori di pulizia e sfalciatura.
«Per evitare sperequazioni tra i vari quartieri – così l’assessore e vicesindaco Gianni Santilli – si è privilegiato un criterio di distribuzione degli interventi. Le facili ironie di chi per soli motivi di militanza di partito pretende tutto e subito si dissolvono non solo di fronte alla logica e al buon senso, ma anche al fatto che i necessari lavori di manutenzione non potevano essere effettuati prima, a causa dei divieti contenuti dal Dpcm e tenuto conto dell’ordinanza 36 del presidente della Regione sulle misure ambientali».
«Va nuovamente precisato – continua Santilli – che i volontari della Protezione civile, due per parco, sono stati da subito disponibili per fornire il loro supporto ai cittadini in questa fase della pandemia da Covid-19, per facilitare l’accesso, consentire la piena fruizione delle aree verdi e spiegare eventualmente le motivazioni di alcuni divieti persistenti, come nel caso dei giochi per bambini. È di tutta evidenza che il ruolo e i compiti dei volontari non erano e non sono quelli di sorvegliare, controllare e vigilare, poiché a questo provvedono gli agenti della polizia municipale ed eventualmente le forze dell’ordine. Non tutti i parchi sono poi intensamente frequentati, per di più nell’ampia fascia oraria di apertura che va dalle 7 alle 21, per cui la presenza fissa di due volontari non risulta giustificata e rappresenterebbe un dispendio di risorse inutile, considerando pure che la Protezione civile supporta l’amministrazione comunale anche nei servizi ai mercati rionali, nella consegna delle mascherine e in ogni altra attività utile alla collettività.
Come chiunque ha potuto constatare, la Protezione civile compie percorsi che coinvolgono parchi e aree verdi, fermandosi qualora se ne avverta la necessità e lì dove il numero dei frequentatori è più intenso».