L’Aquila. “E’ questo un giorno di rinascita, di grande speranza e fiducia, a nove anni dal tragico terremoto che ha colpito al cuore la vostra meravigliosa terra, la vostra vita di comunità, e con essa tutta la nostra Italia. Il sisma ha provocato lutti, sofferenze, distruzioni. Ma dalle conseguenze di un terremoto si deve e si può ripartire. Voi lo avete dimostrato con la passione e la determinazione di cui siete capaci. Insieme si possono ottenere risultati straordinari, in grado di esprimere i valori, la creatività, la cultura, le capacità professionali e tecniche radicati nel tessuto civile. La riconsegna alla città di un monumento come il Palazzo dell’Emiciclo è oggi un simbolo potente della ricostruzione, del cammino già compiuto e di quello ancora da completare”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, in occasione della riapertura del palazzo dell’Emiciclo all’Aquila.
“La solidarietà dell’intero Paese non è mai venuta meno in questi anni”, ha continuato Mattarella, “e oggi si rafforza nella condivisione del legittimo orgoglio degli aquilani. E’ un giorno di festa per l’Italia, perché la nostra casa comune diventa più bella e più sicura, e perché la strada è stata aperta per conseguire altri importanti traguardi. La riapertura del Palazzo dell’Emiciclo”, ha concluso il Capo dello Stato, “è una grande notizia per l’Aquila, per gli abruzzesi e per l’intero Paese. Un complesso di grande valore storico e architettonico sarà nuovamente a disposizione della cittadinanza; l’Assemblea legislativa della Regione Abruzzo riconquisterà quegli spazi prestigiosi che le competono in funzione del suo servizio alla comunità; numerose attività culturali e sociali potranno ora trovare sede in ambienti restaurati e resi più moderni e confortevoli”.