L’Aquila. Il capogruppo del Partito Democratico Silvio Paolucci ha commentato la recente revoca dell’incarico di Thomas Schael da direttore generale della Asl di Torino, mettendo a confronto la sua breve reggenza piemontese con la lunga permanenza alla guida della Asl 2 Abruzzo. “A Torino è durato meno di sei mesi”, ha dichiarato Paolucci, “in Abruzzo quasi sei anni. Una differenza temporale che dice più di tante parole”.
Secondo Paolucci, il lungo periodo di Schael in Abruzzo ha lasciato un “conto salato” e “un lascito che ancora oggi pesa sulla sanità locale”. Tra i problemi elencati dal capogruppo del Pd ci sono la chiusura del Distretto sanitario a Chieti Scalo, il mancato potenziamento dei presìdi territoriali e lo smantellamento della rete di emergenza e urgenza nella provincia. Paolucci ha inoltre citato la perdita di servizi essenziali per i cittadini e “l’enorme deficit della Asl nonostante i tagli”.
Il politico ha concluso la sua dichiarazione definendo il cosiddetto “modello Schael” come “un esperimento malriuscito”, in contrasto con le lodi che, a suo dire, gli sarebbero state rivolte dal governatore Marsilio. La breve esperienza torinese, per Paolucci, dimostrerebbe come “laddove servivano risultati rapidi e tangibili, la direzione sia stata archiviata nel giro di pochi mesi”.