L’Aquila. Il Tar del Lazio ha accolto la sospensiva richiesta con un ricorso da Strada dei Parchi.
La concessionaria delle autostrade di Lazio e Abruzzo A24 e A25 aveva presentato telematicamente, ieri sera, un ricorso davanti al Tar in risposta alla revoca anticipata in danno, cioè per inadempienze contrattuali, della concessione in scadenza nel 2030, decisa dal Consiglio dei ministri nella riunione di giovedì scorso.
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A24-A25, Lollobrigida: urgente che Giovannini venga a riferire
“Dopo la decisione del TAR del Lazio di accogliere la sospensiva di Strada dei Parchi, di fatto bloccando la decisione del Governo di revocare la concessione, è ancora più urgente che il ministro Giovannini venga in Parlamento a riferire, come chiesto da Fratelli d’Italia ormai quasi una settimana fa. Quanto sta accadendo è molto grave e il caos generato da questo esecutivo ridicolo e imbarazzante sta ancora una volta penalizzando i tanti amministratori e le comunità di cittadini e famiglie residenti nei territori interessati. Nella giornata di domani Fdi tornerà a incontrare i tanti sindaci ed esponenti delle zone coinvolte e a loro ribadirà il pieno sostegno con proposte precise e concrete, come ad esempio rendere gratuite la A24 e A25 per i residenti che percorrano queste due arterie autostradali per motivi di studio, lavoro e salute”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
A24-A25, Malan (Fd’I): Tar castiga ennesimo pasticcio del Mims
“La coraggiosa decisione del TAR del Lazio di sospendere il decreto ministeriale che ha disposto la risoluzione per grave inadempimento della concessione dell’Autostrada dei Parchi evidenzia una volta di più l’opacità, l’approssimazione e la scorrettezza con cui il MIMS (Ministero delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibile), già MIT, gestisce i rapporti con i concessionari autostradali. La risoluzione per grave inadempimento doveva essere disposta nei confronti di ASPI, a seguito del crollo del Ponte Morandi, come proclamato ai quattro venti dal M5S.
Invece si è disposta sulla A24/A25, senza che, evidentemente, ce ne fossero i presupposti. Sia il gruppo di lavoro istituito dal ministro Toninelli, sia l’avvocatura dello Stato avevano ritenuto che per ASPI vi fossero gli estremi, ma il governo ha ignorato e nascosto questi pareri, nonostante le numerose interrogazioni. Ancora una volta il protagonista è il “signore delle autostrade”, Felice Morisco, dirigente del MIMS che da 25 anni si occupa di concessioni autostradali, alla faccia della rotazione prevista dalla legge anticorruzione. Sua è la firma sull’atto che ha dato origine alla risoluzione.
Morisco, sempre spalleggiato dal ministro Giovannini, è anche colui che – tra molte altre discutibili decisioni – ha promosso il ristoro al 100% dei minori incassi dei concessionari autostradali per l’emergenza Covid, nonostante il ministro abbia tentato di negarlo rispondendo giovedì scorso all’interrogazione di Fratelli d’Italia. Il pasticcio della
Strada dei Parchi è enorme, anche perché il personale dell’ANAS aveva già iniziato a prendere possesso
dell’infrastruttura, ma il TAR ha guardato al diritto, senza sudditanze ministeriali”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan.
A24-A25, Testa e Sigismondi (Fd’I): siamo al primo atto di una pericolosa querelle giudiziaria
“I timori manifestati da Fratelli d’Italia all’indomani della scelta del governo di revocare la concessione ad Autostrade dei Parchi, si stanno purtroppo concretizzando. La decisione del Tar del Lazio che ha sospeso il decreto ministeriale con il quale è stata disposta la risoluzione per grave inadempimento dell’azienda concessionaria, dimostra che siamo di fronte al primo atto di un braccio di ferro giudiziario che potrebbe creare caos e confusione causando un grave danno agli utenti e ai cittadini abruzzesi delle aree interne. Si tratta di un epocale pasticcio burocratico che rischia di non avere precedenti anche in considerazione del fatto che, addirittura, l’Anas aveva già iniziato a prendere possesso dell’infrastruttura autostradale. La scelta del Tribunale amministrativo evidenzia quanta confusione e opacità ci siano intorno a questa situazione. Dal canto nostro, torniamo a ribadire la necessità di tutelare gli investimenti per la sicurezza dell’infrastruttura autostradale, l’economicità della tratta, i servizi agli utenti e ai residenti delle aree interne oltre alla certezza lavorativa per i dipendenti”. Lo dichiarano il capogruppo di Fd’I in Consiglio regionale, Guerino Testa e il segretario regionale del partito, Etelwardo Sigismondi.