L’Aquila. “Assistiamo con sgomento all’evolversi in negativo della situazione dei 157 lavoratori del call center aquilano impegnati nella commessa Wind3. Anche perché nella riunione alla quale ho partecipato con il Prefetto dell’Aquila il clima era apparso disteso e lasciava ipotizzare una soluzione che mettesse tutti d’accordo”. Lo rende noto Roberto Santangelo, vice presidente vicario in Consiglio regionale.
“Invece nel successivo incontro, svoltosi mercoledì, tra le due società Contact Centre Sud e Customer 2 Care, alla presenza dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, si è consumata una lacerazione difficilmente sanabile senza che ci sia un intervento deciso del ministro alle attività produttive nei confronti della committenza Wind3. La proposta attualmente sul tavolo è capestro per i lavoratori che si vedono decurtare due ore ciascuno, senza scatti di anzianità e tutti i dipendenti dovranno ripartire dal livello più basso”.
“E’ inaccettabile che le diatribe interne che interessano le due aziende C2C e CCsud debbano ricadere pesantemente solo sui dipendenti e le loro famiglie. Il nostro territorio “, conclude Santangelo,”è già colpito nel cuore e soffre di una grave crisi i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Assicuro il mio impegno istituzionale in ogni sede per salvaguardare i livelli occupazionali”.