Turchia. Dopo Uzbekistan, Kazakistan e Vietnam, ora anche la Turchia di Erdogan fa retrofront sui sistemi di pagamento russo MIR.
Il MIR è il nome di un circuito di pagamento fondato e gestito dalla Banca centrale della Federazione Russa. Il sistema è stato avviato in seguito alle sanzioni internazionali imposte alla Russia dal 2014 e dal 2017 è riconosciuto da diversi stati mondiali. Prima dell’invasione dell’Ucraina il sistema MIR è stato integrato nei sistemi di pagamento di Armenia, Bielorussia, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turchia, Uzbekistan e Vietnam. Ma in seguito alle sanzioni occidentali pian piano qualche stato ha iniziato a sfilarsi dagli accordi commerciali con Mosca. I primi a farlo sono stati Uzbekistan, Kazakistan e Vietnam, ma dopo l’annuncio della mobilitazione speciale fatta da Putin e gli avvertimenti degli USA in tal senso, anche la Turchia di Erdogan ha annunciato che le tre banche pubbliche turche (HalkBank, Ziraat e Vakifbank) che finora hanno autorizzato il sistema di pagamento Mir russo, a brevissimo lo abbandoneranno.