L’Aquila. Prosegue il confronto politico sul progetto “Rete CERAQ – Comunità Energetiche Rinnovabili”. Dopo le critiche mosse dai consiglieri di opposizione Verini e Padovani, è arrivata la risposta dell’assessore all’Ambiente del Comune dell’Aquila, Fabrizio Taranta, che rivendica l’operato dell’amministrazione.
“Le doglianze manifestate dai Consiglieri di opposizione appaiono anacronistiche e ferme a marzo 2024” ha dichiarato Taranta, ricordando che da quella data “l’amministrazione ha mantenuto costanti e serrate interlocuzioni con la Struttura Commissariale, producendo atti e rimodulando interventi, pur nel mutevole scenario normativo di riferimento”.
Secondo l’assessore, lo stato di avanzamento del progetto non presenta ritardi: “Il progetto Rete CERAQ è in linea con il cronoprogramma aggiornato indicato dalla Struttura Commissariale, che prevede la costituzione delle CER, la consegna degli impianti, l’inizio della gestione e la rendicontazione entro la fine del 2026”.
Taranta ha infine chiarito anche la questione legata allo “storno” di alcune risorse: “Le economie residue non sono andate perse, ma – come previsto dal Bando – sono state reimpiegate in un’altra misura. L’amministrazione ha proposto e ottenuto che fossero utilizzate nell’ambito della Sub-misura A4, dedicata a infrastrutture e mobilità, in particolare sulla rete stradale comunale”.
“Credo” ha concluso l’assessore, “che questa querelle discenda più dall’incauto esercizio della pseudo-lettura degli atti che da una reale mancanza di risposte dell’amministrazione”.



