Rapino. La chiesa della Madonna della Libera di Rapino è stata restituita ai fedeli e può tornare ad essere luogo di culto. La chiesa era nel possesso di un privato, Nicola Torto, nonostante la diffida del sindaco Rocco Micucci e due sentenze, del 2013 e del 2015, con le quali il Tribunale di Chieti aveva affermato che la chiesa Madonna della Libera è bene di proprietà del Comune di Rapino; e condannava Torto, che ne deteneva in maniera non legittima le relative chiavi di ingresso impedendo l’esercizio del culto cattolico, a rilasciare la chiesa stessa. “Non capita tutti i giorni di ascoltare storie come questa avvenuta a Rapino, dove un privato cittadino, dopo secoli di utilizzo da parte della comunità, si è impossessato di un luogo di culto apponendo all’ingresso una inferriata che fino ad oggi impediva la libera frequentazione della Chiesa da parte dei fedeli . dice il sindaco di Rapino Rocco Micucci ”. E questa mattina alla presenza del primo cittadino, del tecnico comunale e dell’ufficiale giudiziario, la grata è stata tolta e la serratura della porta sostituita. “Nonostante il cattivo tempo su Rapino oggi splende il sole perché siamo rientrati in possesso di uno dei luoghi più caratteristici del paese sottolinea Micucci una piccola chiesa rurale, la cui festa che si celebra il lunedì di Pasqua è da sempre momento di forte aggregazione e devozione, per lungo tempo calpestato da atti che ne hanno privato la religiosità”. Appena entrati nell’edificio il sindaco e le altre persone presenti si sono resi conto della situazione dell’immobile ovvero della sua trasformazione a seguito di lavori fatti realizzare da Torto, a quanto pare senza le autorizzazioni degli enti preposti, lavori che ne avrebbero snaturato l’identità. “E adesso preannuncia Micucci l’Amministrazione verificherà anche la presenza di eventuali danni arrecati”.