Pescara. E’ accusato di aver perseguito la sua ex collaboratrice domestica, rendendole la vita impossibile. Per questo i carabinieri della stazione di Civitaquana (Pescara), diretti dal maresciallo Nicola D’Angelo, hanno eseguito l’ordinanza di applicazione del divieto di avvicinamento nei confronti di E.P., un 83enne pensionato del posto, ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti di una 44enne di Brittoli, che ha lavorato per lui. Ritenendo che la donna avesse sottratto alcuni assegni bancari e oggetti dalla propria abitazione, ha minacciato e posto in essere reiterati comportamenti ossessivi e pedinamenti nei confronti della ex collaboratrice, che sono stati interrotti solo a seguito dell’intervento dei militari. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Penne, diretti dal maresciallo Giovanni Loppo, hanno invece tratto in arresto, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari all’ospedale di Pescara L.L., 36enne di Penne, il quale, ha piu’ volte minacciato, aggredito e percosso i propri genitori estorcendo loro somme di denaro variabili tra i 50 ed i 200 euro. I due sarebbero stati costretti, in una circostanza, a ricorrere alle cure dell’ospedale civile per traumi contusivi e fratture costali procurate dal 36enne al padre. I reati di cui e’ accusato sono maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni personali.