Rocca San Giovanni. Si è chiusa domenica scorsa la III edizione di ReLive Abruzzo Festival, manifestazione organizzata dall’associazione PICSAT Abruzzo, nata a Lanciano nel 2021 da un’idea di Gianmaria Tantimonaco durante la pandemia ed ora maturata in una rassegna itinerante e multidisciplinare che per questa prima uscita ha coinvolto diversi comuni del territorio, sotto varie forme. Anche nell’ultimo appuntamento stagionale, circa 300 persone sono accorse in Piazza Degli Eroi di Rocca San Giovanni, meravigliosamente addobbata per l’occasione con stand, giochi di luci e drappi comunali, per festeggiare insieme un progetto di rilievo e dalla forte progettualità a medio-lungo termine.
Durante i numerosi eventi del cartellone sono stati realizzati concerti ad opera di giovani talenti abruzzesi ed artisti del territorio già affermati, laboratori di sartoria e mosaico ad opera dei co-organizzatori Associazione Joseph OdV e tour guidati presso il Parco Archeologico del Quadrilatero di San Salvo, l’Abbazia di San Giovanni in Venere di Fossacesia ed il borgo di Rocca San Giovanni, a cura rispettivamente del Centro Sperimentale di Archeologia “Parsifal” e l’Archeoclub Lanciano, collaboratori della rassegna. Ad impreziosire le serate del festival, ricche degustazioni di prodotti locali con piccole imprese e firme storiche del settore.
Il bilancio finale del direttore artistico, Gianmaria Tantimonaco:
“Domenica scorsa abbiamo chiuso quella che a mio avviso è stata l’edizione più complessa ma al tempo stesso soddisfacente dell’ancora breve storia di ReLive. La scelta, in accordo con l’Amministrazione di Rocca San Giovanni, di terminare l’edizione con la musica e l’energia di Setak, artista pochi giorni fa premiato dal maestro Enrico Melozzi con il premio “Serpente d’Oro” come musicista che più di tutti porta l’Abruzzo e la sua storia fuori dai confini regionali, è un segnale di grande coerenza con una manifestazione profondamente legata con il territorio frentano e la Regione tutta.
A impreziosire questa decisione, un bagno di folla finale tra artisti, pubblico e organizzatori che rimarrà a lungo nei nostri cuori. Con ReLive Abruzzo abbiamo da quest’anno dimostrato che è possibile pensare ad un concetto allargato di festival, in cui è necessario fare reti concrete, coinvolgere in più modi cittadinanza, Amministrazioni locali ed attività di settore, anche promuovendo aziende locali di paesi che non hanno realizzato per questa edizione degli eventi con noi, ma che sono stati promossi attraverso le degustazioni che abbiamo riservato agli spettatori. In questo senso, oltre a San Salvo, Fossacesia e Rocca San Giovanni, abbiamo portato nei nostri eventi anche attività commerciali dei comuni di Vasto, Lanciano, Santa Maria Imbaro, Villa Santa Maria, Treglio ed Atessa e ne sono davvero orgoglioso. Che sia solo l’inizio di un grande cammino da fare tutti insieme”.
In apertura di serata, c’è stato anche un momento di dialogo con il pubblico ad opera di alcuni ospiti illustri, come Daniele D’Amario (assessore al Turismo e Sviluppo Territoriale della Regione Abruzzo), Elisa Marinelli (assessore al Turismo del comune di San Salvo) e Fabio Caravaggio (sindaco di Rocca San Giovanni). Dulcis in fundo, la proiezione di piccoli spot realizzati da PICSAT Abruzzo ed Andrea D’Amico, videomaker ufficiale del festival:
“Ringrazio davvero di cuore l’Assessore D’Amario per la sua presenza: questo festival vive anche del patrocinio e del finanziamento del Consiglio regionale dell’Abruzzo ed è insieme a persone come D’Amario che è possibile pensare a progetti come ReLive Abruzzo, che sappiano essere portatori di valori importanti come la nuova socialità post-pandemia, il rispetto per l’ambiente e la creazione di offerte avvincenti ed equilibrate che possano valorizzare la nostra bellissima Regione. Questo in virtù di un sempre maggior potenziale turistico che l’Abruzzo registra.
Come altra forma di ringraziamento ai comuni che ci hanno ospitato, siamo stati davvero felici di proiettare dei piccoli video promozionali di San Salvo, Fossacesia e Rocca San Giovanni, catturati in queste settimane e raccontati attraverso la maestria di Andrea D’Amico e l’occhio sempre vigile di ReLive Abruzzo Festival, che ha riempito piazze, mandato messaggi importanti e fatto conoscere a migliaia di persone, anche fuori regione e venuti in vacanza da noi, quanto questa terra possa raccontare e dare. Tengo a ringraziare tutte le testate giornalistiche, locali e non, che hanno seguito con attenzione la storia di questa edizione: il ruolo del giornalismo, a tutti i livelli, è di fondamentale importanza per raggiungere le persone, raccontare storie, non deve mai passare inosservato. Grazie infine agli sponsor, ai partner e a tutti i volontari ed ai professionisti che hanno lavorato a questo festival: F.C. Sound di Franco Caporale come service audio/luci, Davide Radatti alla fotografia, Andrea D’Amico e Alessandro Natale per i video, Gaetano Tantimonaco per la comunicazione social, Domiziana Cuonzo per aver diviso con me i palchi del festival, PICSAT Abruzzo e Joseph OdV dagli amministratori alle maschere, lo staff di Radio Delta 1 e OKK studio, tutto il pubblico accorso e infine a tutti i musicisti, che hanno dato spettacolo e donato serate indimenticabili a tutti noi. Ora ci congederemo per ritornare, spero, molto presto!”.
Così aggiunge il Presidente dell’Associazione Joseph, Luigi Cuonzo:
“La nostra associazione è stata l’anima sociale del festival: ci occupiamo, infatti, dal 2013 di fornire sostegno a famiglie in contesti di fragilità economica o di esclusione sociale. Per farlo, collaboriamo da dieci anni con gli enti del territorio: comuni, uffici di assistenza sociale, altre associazioni dell’ambito sociale e culturale. Da questa esperienza decennale, nasce il progetto ‘Ricuciamo la socialità’, approvato e finanziato dalla Regione Abruzzo. Si tratta di un progetto di riscoperta dei saperi artigianali, con una triplice finalità: reinserimento lavorativo e trasmissione del “saper fare artigiano”, promozione del territorio tramite le sue ricchezze artistiche e soprattutto sostenibilità ambientale, tramite il recupero di materiali di scarto. Infatti, durante il festival, abbiamo presentato i capi e gli accessori realizzati nel nostro laboratorio sartoriale a partire da tessuti destinati al macero: tutti pezzi unici, fatti a mano in Italia, a basso impatto sul nostro pianeta. E abbiamo potuto “vestire” ReLive con il gusto sapiente delle nostre sarte, mostrando sul palco i nostri capi, esempio che anche l’alta moda può diventare etica. Tutti i ricavi del progetto sono destinati al sostegno dei singoli e delle famiglie in difficoltà sul nostro territorio.”