L’Aquila. E’ da oggi liberamente consultabile presso il sito dell’Agenzia Sanitaria Regionale (Asr) il terzo Report del Registro Tumori Regionale, dedicato all’analisi dell’incidenza di neoplasie ematologiche in Abruzzo. E’ quanto emerso a conclusione dell’incontro svoltosi con il gruppo di lavoro del Registro Tumori dell’Abruzzo. Tale Report risultava particolarmente urgente perche’, nell’ultimo decennio, alcune stime effettuate da esperti abruzzesi segnalavano la possibilita’ di un rischio di leucemie e linfomi, per i cittadini abruzzesi, significativamente superiore rispetto al resto della nazione. Come ricordato dagli autori, tuttavia, tali stime erano basate su un set di dati limitato (i soli ricoveri ospedalieri), non sufficiente per questa tipologia di tumori, difficili da classificare, ed era pertanto urgente una validazione con una base dati piu’ ampia. Tale database e’ stato fornito dal Registro Tumori Regionale, ed include, oltre ai ricoveri ospedalieri, i dati sui referti delle Anatomie Patologiche ed il database del Gruppo Abruzzese Linfomi, il cui contributo e’ stato essenziale.
Il Gruppo di Lavoro del Registro ha svolto numerosi passaggi di data-linkage e di revisione manuale per tutti i casi sospetti, procedendo ad una riclassificazione precisa di tutti i pazienti, seguendo rigorosamente i criteri e le specifiche stabilite dall’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM). Con alcune eccezioni che saranno oggetto di ulteriori analisi, nel complesso il rischio di tumori ematologici per i cittadini abruzzesi e’ risultato simile a quello del resto dei cittadini italiani. Nell’anno 2015, sono stati registrati un totale di 659 nuovi casi di tumori ematologici a carico di residenti (50 linfomi di Hodgkin; 327 linfomi non-Hodgkin, 110 mielomi multipli e altre neoplasie immunoproliferative, e 172 leucemie). Il tasso di incidenza complessivo e’ stato pari a 49.5 x100.000 abitanti (53 per i maschi, 46 per le femmine). Stratificando per tipologia di tumore e per sesso, i tassi di incidenza hanno mostrato differenze solo in pochi casi statisticamente significative. L’unico risultato anomalo riguarda i maschi residenti in provincia di Pescara, che hanno mostrato un rischio piu’ elevato di linfomi non-Hodgkin. Questo dato, tuttavia, dovra’ essere ulteriormente valutato, ed e’ oggetto di uno studio specifico gia’ in fase di avvio. Il responsabile del Registro, prof. Lamberto Manzoli, spiega che la parziale discrepanza rispetto alle precedenti stime era in parte attesa: “le stime precedenti, nonostante fossero state condotte rigorosamente, risentivano inevitabilmente della scarsita’ di dati a disposizione. Noi abbiamo potuto analizzare oltre 10 anni per escludere i casi non incidenti, e abbiamo avuto l’opportunita’ di collaborare con il Gruppo Linfomi Regionale, al cui coordinatore, dr. Francesco Angrilli, va un sentito ringraziamento”. Il direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale, dr. Alfonso Mascitelli, dichiara che il monitoraggio continuera’, su questi come sugli altri tumori: “continuiamo ad aggiungere dati ed a revisionare i casi uno per uno, ed e’ previsto per fine anno anche il quarto report, nel quale saranno fornite le prime stime complessive, su tutti i tumori, ottenute dopo la riclassificazione di tutti i casi seguendo i criteri di qualita’ richiesti da AIRTUM, cui siamo particolarmente grati per la preziosa azione di tutoraggio. Il Registro dell’Abruzzo e’ nato da poco piu’ di un anno e mezzo, ma e’ ormai attivo a tutti gli effetti, e di questo occorre ringraziare anche tutte le istituzioni ed i professionisti abruzzesi, che hanno compreso l’importanza del Registro per la comunita’, dando prova di capacita’ e disponibilita’ fuori dal comune”.