L’Aquila. La Commissione Bilancio si è aperta stamani, ma non per cominciare l’esame di Bilancio e Finanziaria: l’organismo sta lavorando al Milleproroghe che sarà licenziato nel corso della giornata.
A quattro giorni dalla scadenza dei termini per approvare i due documenti entro fine anno evitando il
ricorso all’esercizio provvisorio, non si sa come la maggioranza di centrodestra procederà in quella che si
annuncia una vera e propria maratona negli ultimi giorni del 2022.
Le opposizioni di centrosinistra e del M5S denunciano il grave ritardo e caos e confusione, l’assoluta mancanza di condivisione delle partii sociali e il mancato arrivo del parere dei revisori: un ostacolo formale per il licenziamento di Bilancio e Finanziaria.
E’ probabile che per la terza volta nelle prossime ore, la conferenza dei capigruppo possa approvare un nuovo
programma di lavoro.
“Nonostante i fondi ci siano e quindi il licenziamento di Bilancio e Finanziaria ci sarebbe potuto essere senza problemi e con la giusta tempistica, in questa sessione si registra per la prima volta nella storia della Regione il mancato coinvolgimento delle parti sociali che protestano per questo. E non ci sono ragioni: forse è colpa dell’assessore fantasma Liris che nominato assessore non si è ancora dimesso”.
È la denuncia del capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, formulata oggi alla ripresa dei lavori
della commissione Bilancio che a quattro giorni dalla scadenza dei termini non ha ancora cominciato la
sessione per licenziare Bilancio e Finanziaria regionale.
“Non ci sarà condivisione: il centrodestra abruzzese è nel caos e nella confusione e sta copiando il governo nazionale che a Roma sta facendo la stessa cosa. E non sappiamo quando cominceremo l’esame visto che manca il parere dei revisori dei conti. Lavoriamo al buio e alla fine la discussione si ridurrà a 24 ore. Non era mai accaduto. Comunque, noi continuiamo a difendere gli interessi degli abruzzesi – conclude Paolucci.