L’Aquila. “Circa 40mila partite Iva hanno risposto al bando per il contributo a fondo perduto della Regione Abruzzo. A oggi, a distanza di circa 6 mesi, sono solo 90 le aziende che hanno visto l’erogazione del sussidio. Un ritardo inaccettabile di cui ho chiesto spiegazioni direttamente all’Assessore D’Amario nel corso del consiglio regionale tenutosi oggi” ad affermarlo è il Vice presidente del Consiglio Domenico Pettinari che spiega “L’Assessore ha promesso, perché ancora di promesse si parla, che solo per 5573 di queste PI è prevista l’erogazione del contributo entro la prossima settimana, altre, ma non tutte le atre, a sentir lui saranno ristorate entro il 31 dicembre”.
“Numeri dati a caso – prosegue – in cui si evince che solo alla metà delle aziende richiedenti sarà erogato il contributo. Ma anche per queste non abbiamo nessun atto formale che ne sancisca tempi, somme e nominativi. Abbiamo le parole. E basta. Da questa maggioranza abbiamo contato circa 120 comunicati stampa in cui si parlava con toni trionfalistici di questo contributo a fondo perduto che la regione avrebbe erogato nelle tasche degli abruzzesi. Per oggi però le tasche degli abruzzesi sono piene solo delle chiacchiere del centrodestra. Lo sanno bene le partite iva che hanno chiesto il contributo a fondo perduto per mancati guadagni dal covid, che erano l’oggetto della mia interpellanza odierna, ma lo sanno bene anche i dipendenti del ciapi che hanno vinto delle cause ma di soldi ancora non vedono 1 euro, lo sanno bene i tirocinanti della giustizia e gli operatori delle mense scolastiche, lo sanno bene anche gli operatori dello spettacolo. Tutte categorie a cui la Regione a trazione lega, Fratelli dìItalia e Forza Italia, ha fatto promesse, creando grandi aspettative, ma che poi nei fatti ha abbandonato lasciandoli con un pugno di mosche in mano. Stonano ancora di più, quindi, i continui attacchi che il Presidente Marsilio e la sua Giunta rivolgono al Governo nazionale che fino a oggi è l’unico ad aver erogato i fondi nei fatti e non solo a parole” conclude Pettinari.